Capocannoniere Serie A: chi può vincere?

Quest’anno il campionato di Serie A, prima dell’emergenza Coronavirus costata lo stop al calcio, ha regalato momenti di grande spettacolo. Merito di grandi calciatori come Ciro Immobile, Romelu Lukaku e Cristiano Ronaldo, tre bomber che si stanno sfidando a suon di gol per la conquista del titolo di capocannoniere.

Al momento al primo posto della graduatoria c’è Ciro Immobile che ha realizzato 27 reti. Il bomber della Lazio è, secondo le quote NetBet, il favorito per il titolo finale. Dietro di lui Cristiano Ronaldo con 21 gol e poi Romelu Lukaku con 17 reti.

Ciro Immobile

Il bomber laziale è esploso nell’annata d’oro di Zeman al Pescara (insieme a Insigne e Verratti) vincendo campionato cadetto e relativa classifica marcatori, dopo un passaggio a vuoto al Genoa, è risorto a Torino, vincendo la classifica marcatori, stavolta, del campionato maggiore, che gli vale la chiamata del Borussia Dortmund, dove però delude.

Dopo una stagione altrettanto sottotono divisa tra Siviglia e Torino, passa nel 2016 alla Lazio, diventando il trascinatore di una squadra che si è già tolta numero soddisfazioni (una Coppa Italia e due Supercoppe) e che adesso siede al tavolo delle big d’Italia.

Con 27 gol si potrebbe tranquillamente vincere una classifica marcatori del campionato italiano a fine anno, invece Ciro Immobile può fregiarsi di questo traguardo già al 23 febbraio, lui che veleggia a sole due reti dal suo record assoluto di gol in una singola stagione. E che duello mozzafiato con Robert Lewandowski nella corsa alla Scarpa d’oro.

Immobile da record trascinatore assoluto di una Lazio da record, ormai francobollata alla Juventus capolista solitaria della Serie A: la squadra di SImone Inzaghi è costruita attorno a lui, lui finalizza l’azione da bomber implacabile e contribuisce pure alla circolazione palla e all’innesco dei compagni da attaccante di manovra qual è…E quota 30 gol è vicina: nella storia della Serie A dal 1960 ad oggi hanno raggiunto tale traguardo solo Luca Toni e Gonzalo Higuain.

CR7

Al secondo posto della classifica c’è l’eterno Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese sta trascinando una Juventus in difficoltà verso l’ennesimo scudetto. Cristiano Ronaldo ha segnato 725 goal in carriera. Settecentoventicinque goal. Dal 2010 ad oggi è diventato una leggenda, l’uomo dei record, l’atleta perfetto e soprattutto un attaccante micidiale. Già perché Cristiano in realtà non nasce attaccante. Questo aspetto non è assolutamente da sottovalutare. Ai tempi dello Sporting Lisbona era il classico esterno offensivo tutto dribbling, capace di esaltare ma anche di innervosire. Tanto talento, ma pure tanta fuffa.

Conosciamo praticamente tutti la storia di come Sir Alex Ferguson ha cambiato totalmente la sua carriera quando si è trasferito al Manchester United, ma forse in pochi ricordano quanto tempo ci è voluto prima che Ronaldo diventasse CR7, quella macchina da goal che ha segnato la storia del calcio. Cristiano Ronaldo non ha mai più concluso una stagione senza arrivare in doppia cifra. Prima 20, poi 30, poi 40 e 50 goal stagionali sono diventati la normalità. Un’incredibile normalità.

Quei tre anni al Manchester United sono stati la sua palestra, la sua scuola, la sua università. Tra le botte dei compagni, quelle degli avversari e le urla in faccia di Ferguson ha preso la laurea.

Romelu Lukaku

Al terzo gradino troviamo un altro ex Manchester United, ossia Romelu Lukaku. Nessuno all’Inter aveva segnato così tanto al debutto in Serie A negli ultimi 70 anni. Romelu, l’insostituibile di Conte, si è preso già un pezzo di storia nerazzurra: il centravanti belga dopo 25 partite è arrivato a 17 gol, meglio hanno fatto soltanto Giuseppe Meazza con 25 reti nel 1929-30. Big Rom, che ha trovato un partner perfetto in Lautaro Martinez, ha segnato in tutte e quattro le competizioni: 17 gol in Serie A, 2 in Champions League, Europa League e Coppa Italia. Una macchina perfetta. Con un solo appunto: non essere riuscito a mettere il timbro negli scontri diretti con le big. Lukaku vuole segnare altri gol, per superare Ronaldo interista anche a fine stagione. “Nella top 10 dei bomber interisti al debutto in Serie A il centravanti belga è al momento terzo. Nel 1997-1998 dopo 25 giornate il brasiliano era arrivato a 16 gol. E il suo finale di stagione fu travolgente: Ronie segnò in 7 partite su 9 arrivando a 25 reti, due di meno rispetto al super Bierhoff che diventò capocannoniere segnandone 27 in maglia Udinese.