La fotografia è donna e Mantova ne è la Capitale

Quest’anno, nel mese di Marzo, Mantova si farà palcoscenico per la Biennale della Fotografia Femminile. Per l’occasione la città aprirà le porte dei suoi luoghi storici alle opere di moltissime fotografe italiane e straniere. I seminari di approfondimento, workshop e altri eventi culturali collaterali animeranno lo scenario della Biennale. 

Mantova, dal canto suo, è un palcoscenico perfetto per la manifestazione artistica al femminile: questa città dalla forte identità culturale e tra i principali centri del Rinascimento, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Ma i riconoscimenti non sono finiti qui per la bella città lombarda, nel 2016 infatti il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di capitale italiana della cultura.

 

La Biennale è donna e parla del lavoro

Anche la direzione della manifestazione sarà al femminile, Alessia Locatelli farà da direttrice artistica ed il fil rouge che unirà tutte le opere sarà il Lavoro. Le mostre allestite rimarranno aperte al pubblico per tutti i weekend del mese di marzo. Le Letture Portfolio, che si svolgeranno il 7/8 Marzo, costituiscono la Prima Tappa annuale del circuito Italy Photo Award. I vincitori della Biennale di Mantova accederanno quindi di diritto alla finale di Italy Photo Award di Dicembre 2020. Le autrici degli scatti saranno le fotografe Rena Effendi, Sandra Hoyn, Annalisa Natali Murri, Claudia Corrent, Daro Sulakauri, Nausicaa Giulia Bianchi, Eliza Bennett, Erika Larsen, Betty Colombo, Aldeide Delgado e la mostra “La Fatica delle Donne”, dalla Collezione Donata Pizzi composta interamente da lavori di fotografe italiane, dal 1965 ad oggi. Tra loro anche Cristina Cosmano che ci ha regalato, oltre agli scatti scelti per partecipare alla Biennale, il suo punto di vista sulla manifestazione. 

 

Cristina Cosmano ed “il lato oscuro della maternità

Cristina Cosmano, classe 1980, fotografa per talento, reporter per amore della fotografia e forse anche del mondo che ancora non ha immortalato nei suoi scatti. Artista, madre e ancor prima donna, riesce a far andare di pari passo le sue tre maternità con il lavoro da reporter.

“Innanzitutto sono felice, molto felice che questo mia raccolta fotografica sia stata selezionata per la Biennale. È stato un lavoro fatto alla mia terza maternità, onesto, diretto, vero. Dopo tre parti l’incanto svanisce e lascia spazio alla fatica dell’essere madre, questo non vuol dire che la gioia sia inferiore, diventare mamma è sempre una gioia infinita, ma la magia svanisce e l’incantesimo viene rotto dalla consapevolezza delle difficoltà che vanno affrontate. I miei scatti sono dei fermi immagine sul lato oscuro della maternità, un reportage del lavoro che c’è dietro il miracolo della nascita, hanno anche vinto il Festival di Fotogiornalismo Vilnius, in Lituania. Essere donna, mamma e stare in casa prima e dopo la maternità è molto faticoso, un lavoro vero e proprio, far conciliare tutto questo con un’altro lavoro al di fuori della propria casa è da vere eroine.”

Ecco in anteprima gli scatti di un’artista, reporter, madre e ancor prima Donna. Cristina Cosmano.

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Twitter: @amiraabdel13

Tutti i diritti delle foto sono riservati a Cristina Cosmano