Katowice, Conferenza ONU sul clima: siamo fottuti?
Katowice- Sono iniziati ieri, in Polonia, i lavori della COP24, cioè l’annuale conferenza sui cambiamenti climatici indetta dall’ONU e giunta appunto alla ventiquattresima edizione. I lavori che sono iniziati ieri dureranno fino al 14 dicembre prossimo e vedranno la partecipazione di 200 paesi che invieranno tra i 20000 ed i 30000 delegati in rappresentanza di tutte le categorie interessate. Parteciperanno quindi capi di governo, ministri, scienziati di ogni tipo, imprenditori di diversi settori potenzialmente interessati dalle tematiche, rappresentanti della società civile ed attivisti vari. La finalità che si pongono questi incontri annuali è quella di convincere tutti i paesi ad adottare le risoluzioni della conferenza di Parigi del 2015 che dovrebbe entrare in vigore nel 2020 e che prevede di mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.
Katowice- Per capire che aria tira basta sentire le dichiarazioni di Andrzej Duda, il presidente della repubblica polacca, il quale nella conferenza stampa congiunta col presidente delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha ammesso che l’80% dell’energia usata in Polonia viene dal carbone e che per loro l’utilizzo del combustibile fossile in questione è di vitale importanza per difendere la propria sovranità energetica. Ad onor del vero va detto che il presidente polacco ha spiegato che la Polonia ha già ridotto e continuerà a ridurre la dipendenza dal carbone, ma prendere impegni troppo vincolanti da subito non se ne parla proprio. Al buon Guterres stava quasi venendo un coccolone, ma ci farà l’abitudine, dato che questa solfa la sentirà ripetere molto spesso anzi dovrà sentire ben di peggio a partire dalle scemenze che verranno dette da quella stretta minoranza di negazionisti che però hanno un ruolo preminente a livello politico, come il presidente USA di turno.
Katowice- Guterres tenendo presente cosa dicono gli scienziati ha definito il nostro come un mondo che è “fuori rotta” e che il tempo a disposizione per fare qualcosa si sta rapidamente esaurendo, due generazioni (per essere ottimisti). Sappiamo che, quando il buco dell’ozono stava minacciando il pianeta, il genere umano, con uno spirito comunitario davvero notevole, è riuscito a unire gli sforzi ed a tenere sotto controllo un fenomeno che comunque esiste ancora (anche se i mentecatti che non ci credono sono molti) ma che non crea più gli allarmi di qualche decennio fa.
Katowice- Un’ultima cosa. Il tema del riscaldamento globale è solo uno dei problemi che l’uomo sta causando al pianeta e nessuno, ma proprio nessuno, sa calcolare effettivamente cosa comporterà e quando, ma di una cosa siamo sicuri: l’equilibrio che l’uomo ha trovato nel suo viaggio sul pianeta Terra sta andando a farsi benedire. La Terra di equilibri ne può trovare altri (come già successo nei miliardi di anni che ha alle spalle) ma forse noi no: se il pianeta dovesse cambiare paradigma nessuno garantisce che la Terra potrà essere ancora vivibile per l’uomo. Se ciò cui ci vogliamo affidare è il gioco d’azzardo siamo sulla buona strada, ma ci conviene comprare il biglietto giusto per la lotteria del futuro, sennò siamo fottuti.