X Factor 12: le pagelle del quinto live

X FACTOR 12: LA PAGELLA DI CATTELAN – Presentarsi la sera degli inediti con una giacca color oro sgargiante è un lusso che pochi uomini al mondo possono permettersi. Tra questi annoveriamo James Bond, l’interior designer delle ville dei Casamonica a Roma e Ale Cattelan. Stile da comparsa di Gomorra a parte, lui è sempre molto sul pezzo, e mi ha fatto tenerezza vederlo consolare con una mano sulla spalla la povera Renza maltrattata dai giudici nella sera più importante della sua vita. ECCENTRICO – VOTO 7 

 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEI GIUDICI – FEDEZ: Nello sguardo di Fedez, obbligato a scegliere tra la prediletta Renza e la talentuosa Naomi, ho visto lo stesso tormento dei pistoleri di Sergio Leone. Mancava solo la goccia di sudore freddo e la colonna sonora di Ennio Morricone. Da un lato la prematura fine del suo matrimonio se avesse salvato Renza. Dall’altro fare uno sgarbo del genere alla sua musa di questa edizione. Lui, per salvare matrimonio e faccia, ha lasciato che fosse il pubblico a mandare via Renza, per la gioia della Ferragni da casa, saltata dal divano come Pirlo nel 2006 dopo il rigore di Fabio Grosso. TRA INCUDINE E MARTELLO – VOTO 7 

X Factor 12: le pagelle del quinto live
L’esultanza della Ferragni dopo l’eliminazione di Renza

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEI GIUDICI – MARA: Puntata in incognito quella di Mara Underwood. Dopo i fuochi d’artificio del quarto live, ha lasciato che i fuochi oggi venissero dal palco. Anastasio ormai è in orbita, il ragazzo ha superato la forza di attrazione terrestre e viaggia spedito nello spazio come un missile NASA. Leo fatica sicuramente di più, ma ha dalla sua uno stuolo di giovani virgulte pronte a scarnificarsi i pollici sugli smartphone per poterlo ammirare la settimana dopo. Se non è un trionfo, poco ci manca, e lei se la ride sotto i baffi. DIABOLICA – VOTO 8 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEI GIUDICI – MANUEL: È notizia di queste ore che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha deciso di sostituire l’obsoleta scala Mercalli rimpiazzandola con la nuovissima scala Agnelli. Gli agnelli  in questo caso erano le under che doveva instradare e coltivare, e che ha inesorabilmente finito per mandare a tutta velocità fuori strada. Contro un muro. Senza airbag. La spiegazione non è del tutto chiara, probabilmente una qualche forma di sadismo, un piacere perverso nel vedere promettenti carriere che si sgretolano davanti ai suoi occhi. Quanto fatto a Luna e Sherol, obbligate a sminuirsi in italiano, con pezzi che poco lasceranno alla futura memoria, meriterebbe una citazione per danni. La cartina tornasole è la Attili, unica a salvarsi, visto che il pezzo lo aveva già scritto. Se questo fosse un film, sarebbe il momento di rivelarci che Manuel ha un fratello gemello cattivo, che ha preso il suo posto e lo tiene segregato in qualche scantinato, rovinando una reputazione costruita negli ultimi trent’anni di scena musicale alternativa. THE PRESTIGE – VOTO 0

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEI GIUDICI – LODO: “Il quokka (Setonix brachyurus Quoy e Gaimard, 1830), unico membro del genere Setonix Lesson, 1842, è un piccolo Macropodide delle dimensioni di un grosso gatto domestico. Come altri marsupiali della famiglia dei Macropodidi (come i canguri e i wallaby), è erbivoro e generalmente notturno. Pesa tra i 2,5 e i 5 kg, è lungo tra i 40 e i 54 cm ed ha una coda – piuttosto corta per un Macropodide – di 25-30 cm. Ha struttura tozza, orecchie arrotondate ed una testa corta e larga. Nonostante somigli moltissimo ad un piccolo e goffo canguro, è in grado di arrampicarsi su piccoli alberi e arbusti. Il mantello è di color bruno brizzolato, ma sul ventre si fa sempre più marroncino”. Questa interessante pillola di cultura vi è stata offerta da Wikipedia ed è sicuramente più utile di qualsiasi giudizio su Lodo Guenzi. Tra l’altro i due animali in questione sorridono in modo assolutamente analogo. QUOKKA – VOTO 6

X Factor 12: le pagelle del quinto live
Un primo piano del giudice Lodo Guenzi

 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – LUNA: Luna, come del resto Sherol, ha la mia più totale e incondizionata solidarietà. Per avere sedici anni ha talento da vendere, energia e grinta, e non è colpa sua se altri hanno deciso di sacrificarla sull’altare dello show del giovedì sera. L’insensata scelta di farla esibire in italiano stona ancor di più ripensando alla sua clamorosa interpretazione del cavallo di battaglia. Durante l’ultimo live era vestita come Cat Woman, ma con gli artigli decisamente spuntati e senza frusta. Un grande peccato, anche perché, purtroppo, temo che non sapremo mai cosa poteva uscire di buono da questa promettente ragazza. BATMAN RINGRAZIA – VOTO 5 (NON PER COLPA SUA) 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – RENZA CASTELLI: Incredibile ma vero, l’inedito di Renza non mi è dispiaciuto. Ora, vi assicuro che sono nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, non sono tenuto ostaggio dal compagno di Renza con una pistola e non sono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Non dico nemmeno che sia la canzone più bella degli ultimi trent’anni. Dico solamente che l’inedito di Renza è perfetto per lei. Questa canzone è un abito tagliato e cucito su misura per la sua pacatezza, per la sua eleganza. Può non rapire, ma non si può dire che non sia quanto di più vicino e centrato sul suo personaggio. Lei lo ha cantato come andava cantato. Un’esibizione quasi da San Remo, più che da X Factor. La sensazione è che Renza sia proprio questo, una cantante come molte altre, dotata di una bella voce, ma non indimenticabile, dotata di un carisma, quello si, difficilmente dimenticabile. Un’artista fatta e finita, che ieri, a mio avviso, non meritava di uscire, ma che può considerare il suo percorso completo. CHIUSURA DEL CERCHIO – VOTO 6,5 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – ANASTASIO: Dopo l’esibizione di ieri ogni ulteriore commento su Anastasio è superfluo. Lui è il grande trionfatore di questa edizione di X Factor, che vinca o meno. La sua capacità di scrivere, la sua rabbia, la sua energia hanno conquistato tutti, anche i più scettici (compreso il sottoscritto). Probabilmente è il primo rapper nella storia del programma a mettere d’accordo tutti. Certo, se il metro di paragone è Loomy, non è che ci volesse tanto, questo è vero. Ma Anastasio ha davvero qualcosa in più. E quel qualcosa in più si chiama Mara Maionchi, i due formano un’accoppiata davvero imbattibile. La finale è una mera formalità e la vittoria finale sembra davvero alla sua portata, questioni contrattuali permettendo (vedi Maneskin). Anastasio, lo ribadisco, ha già vinto, in ogni caso. SOLO APPLAUSI – VOTO 8 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – SHEROL: Per un Anastasio che trionfa, c’è una Sherol che sprofonda. Anche in questo caso, come per Luna, non si riesce bene a stabilire il confine tra i limiti della cantante e quelli dello staff che ne ha curato il percorso. Durante i provini molti erano rimasti stupiti da una delle più belle voci mai sentite nella storia del programma. Doveva essere una rivelazione, un diamante da sgrezzare. Poi sono arrivate le prime assegnazioni “strane”. Pezzi sottotono, virtuosismi tecnici per farci apprezzare altri lati della sua voce. Mi son detto, figurati se Manuel non sa cosa sta facendo, questa è una mossa Kansas City, ci fa guardare da una parte e poi ci raggira dall’altra. Infatti ecco arrivare l’assegnazione della Houston, un trampolino verso un inedito indimenticabile mi son detto. Invece l’inedito, in italiano, era quanto di più lontano dall’idea potente e vocale di Sherol. Una canzone davvero strana, dove le doti della ragazza non risaltano mai e in cui il testo non è il capolavoro che ci si aspetterebbe dalla penna di un Agnelli. Un fiasco insomma. Per citare Renza, quello di Sherol era un vestito totalmente sbagliato e mal confezionato per lei, indossato e portato in modo non consono. Probabilmente, avrebbe meritato di andare a casa lei, ed è veramente un peccato. FLOP – VOTO 4 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – NAOMI: Seconda settimana consecutiva al duello finale per Naomi, ancora una volta salvata dal pubblico al tilt. Se due indizi non fanno una prova, il terzo potrebbe essere senza appello. Naomi sembra, ogni puntata di più, Licitra 2 – La vendetta. Brava è brava, ma le manca qualcosa. Che sia emozione, che sia grazia, che sia eleganza. Naomi è uno studente che si fa in quattro ma che non ha lo spunto del genio per eccellere. Vorremmo poterla paragonare a Celine Dion, perché quello sembra il metro di paragone del suo inedito, ma è una versione meno elegante, dotata e riuscita dell’originale. Una copia sbiadita, come certi falsi nella pittura. Naomi ha sempre quel sapore di già sentito, di colonna sonora Disney, con un’attitudine per il palco pari allo zero assoluto. Fedez continua a propinarcela come “la voce” di questa edizione e magari ha anche ragione, peccato che ad oggi, gli unici trionfatori siano “i personaggi”. FUORI CONTESTO – VOTO 5

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – BOWLAND: Altro inedito molto atteso e altra sorpresa. I BowLand, per il loro pezzo, scelgono delle sonorità distanti dai tratti che li avevano contraddistinti fino ad oggi, puntando su ritmi e melodie molto meno esotiche e mistiche di quanto non ci saremmo aspettati. Il risultato è spiazzante. Il pezzo non è brutto, si fa ascoltare, ma la sensazione è che perda la loro riconoscibile identità a favore di una maggiore spendibilità commerciale. Loro, comunque, sono un gruppo totalmente in controllo della loro musica. Sanno cosa vogliono e come vogliono farlo, e la sensazione è che non siano minimamente interessati a vincere il programma, rendendo di fatto la presenza del loro giudice Quokka del tutto superflua. Le porte della musica per loro sono già aperte, e non è da escludere una visione più internazionale. Vada come vada, la cantante è una vera forza della natura, dotata di uno charme davvero ipnotico. MATURI E PRONTI – VOTO 7 

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – LEO GASSMAN: Se mi doveste chiedere come fosse l’inedito di Gassman oggi, dopo averci dormito su una notte, vi risponderei che non ne ho la mia idea. Una canzone che ascolti e dimentichi, manco fossi il protagnista di Memento. Il classico pezzo Sanremese, adatto a tutte le stagioni e al 90% dei cantanti presenti sulla scena italiana. Il che, per un ragazzo karaoke come Leo, va più che bene. Lui è emotivo come un blocco di ghiaccio del polo nord, tenuto in una cella frigorifera e coperto da un lenzuolo bianco. Con le sua sopracciglia perfette, il trucco a evidenziare lo sguardo da protagonista di fotoromanzi degli anni ’80, mi trasmette delle emozioni pari a quelle di un documentario sui protozoi. Praticamente questo ragazzo è la versione di Han Solo nella carbonite. Di una cosa però devo ringraziarlo, ascoltarlo mi avvicina per qualche minuto alla totale mancanza di emozioni tipica dei vulcaniani, il che mi immedesima spiritualmente al mio idolo Spock per un breve lasso di tempo. Grazie Leo. OCCHIO A JABBA – VOTO 4,5

X Factor 12: le pagelle del quinto live
L’espressività di Leo Gassman sul palco di X Factor

X FACTOR 12: LE PAGELLE DEL QUINTO LIVE – MARTINA ATTILI: Martina è l’unica concorrente in grado di insidiare lo strapotere di Anastasio. Come lui infatti è un personaggio assolutamente unico, qualcosa che raramente si era visto in tv. La Attili infatti sembra uscita dalla penna di uno scrittore, o da una puntata di Black Mirror se siete appassionati di serie TV. Il suo singolo, quella cherofobia che già ci aveva conquistato nei casting, diventando un vero tormentone, assume qui i contorni della distopia. Il ritornello infatti, che dovrebbe essere intimo e sofferto, diventa un motivetto quasi giocoso, rendendo tutta l’esibizione un pugno nello stomaco. Martina diventa una ragazzina che scrive e si comporta come un’adulta che imita una ragazzina. Un loop infinito di stranezze e rimandi. Guardarla è disturbante, è bello e brutto insieme, e questo, che piaccia o meno, è arte pura e non ha nulla a che vedere con la musica. Martina è qualcosa che va oltre la normale critica. Si fatica a metterla in una categoria e questo è un problema visto che il nostro cervello lavora così. Alla fine, quello che resta, è la sensazione di non averla mai capita davvero. NON INQUADRABILE – VOTO 7,5

 

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