Cyrano de Bergerac, il rivoluzionario eroe apre la stagione del Centenario del Teatro Eliseo
Ad inaugurare la stagione del Centenario di uno dei teatri più antichi di Roma e luogo simbolo della cultura nazionale come il Teatro Eliseo, non poteva che essere un testo potente e popolare come il Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, un’eccezionale figura a metà tra storia e mito tra le più conosciute e amate del teatro, essa stessa un inno all’arte, alla poesia, alla cultura e al persuasivo potere delle parole. In scena al Teatro Eliseo fino al prossimo 25 novembre Luca Barbareschi, diretto da Nicoletta Robello Bracciforti, recita il suo Cyrano: una macchina perfetta che per due ore e quaranta minuti rapisce lo spettatore in cui recitazione, musica e scenografia orchestrano qualcosa di magico.
L’opera teatrale di Rostand pubblicata nel 1897 è ispirata alla figura storicamente esistita di Savinien Cyrano de Bergerac – filosofo, scrittore e spadaccino francese del Seicento – veloce di spada quanto di parole, nonché caratterizzato da un enorme naso che diventa il suo maggior complesso e per colpa del quale ritiene di essere deriso e rifiutato dall’oggetto del suo desiderio. Segretamente innamorato della bellissima cugina Rossana a sua volta stregata del giovane cadetto Cristiano, Cyrano propone al rivale un piano per conquistare la raffinata e incantevole fanciulla: unire il suo genio poetico alla bellezza estetica di Cristiano per colpire il cuore dell’inarrivabile Rossana. Il piano riesce ma il potente De Guiche, invaghito anch’egli della ragazza, spedisce in guerra Cyrano e Cristiano che sul campo di battaglia troverà la morte. Disperata e rimasta vedova del suo amato, Rossana si ritirerà allora in un convento dove solo in punto di morte Cyrano le rivelerà il proprio struggente amore e che apparteneva a lui il nobile animo di cui lei anni prima si innamorò perdutamente.
Considerata a ragione “una delle storie d’amore più intense e commoventi che siano mai state scritte”, Cyrano de Bergerac è soprattutto la storia di un grande eroe romantico che duella e compone versi con la stessa facilità. Guascone coraggioso, orgoglioso e inflessibile, ma al contempo piegato dall’amore, un amore che lo immobilizza e nobilita la sua poesia, Cyrano incanta e seduce con la sua passione e la sua coerenza morale; è un personaggio dalle caratteristiche eccezionali, reso ancor più straordinario dalla magistrale interpretazione di Luca Barbareschi che, identificandosi con lui, lo rende ancor più affascinante e convincente. Tutto il mirabile adattamento teatrale è recitato in versi martelliani che donano al testo una precisa cadenza musicale e una solennità d’altri tempi, una perfezione del testo enfatizzata da un cast di altissima professionalità che, unito ai meravigliosi costumi di Silvia Bisconti e alla scenografia mozzafiato di Matteo Soltanto, fanno di questo spettacolo un evento davvero imperdibile, la dimostrazione “dell’infinito potere di seduzione che poesia e bellezza hanno sul cuore degli uomini”.
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