Sindaco di Riace ai domiciliari, cosa dice Salvini?
Riace- Questa mattina alle prime luci dell’alba agenti della Guardia di Finanza del Gruppo di Locri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Locri, che dispone gli arresti domiciliari per Domenico Lucano, il sindaco di Riace. Per la compagna del sindaco, Tesfahun Lemlem è stato disposto il divieto di dimora. L’accusa è di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e la commissione di illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. La Procura della Repubblica di Locri ha chiarito che l’operazione “Xenia” (così si chiama), è conseguenza del lavoro di indagine compiuto sui finanziamenti erogati dal Ministero degli Interni e dalla prefettura di Reggio Calabria per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico.
Per capire bene la vicenda occorre ricordare che Lucano, nel suo comune, ha creato ciò che ha preso il nome di “modello Riace” per l’accoglienza, che è diventato famoso in tutto il mondo, tanto da far finire il sindaco del minuscolo paese calabrese nella lista dei 50 politici più influenti del mondo, nella classifica stilata dal magazine Fortune. La RAI aveva girato a Riace una fiction con Beppe Fiorello e anche Wim Wenders si è presentato in paese per fare un lavoro sull’attività del sindaco da presentare a Berlino.
La caratteristica del lavoro del sindaco Domenico Lucano è che ha visto nei migranti un’occasione di sviluppo di un paese e di una comunità che stavano agonizzando a causa dello spopolamento dovuto alle migrazioni verso il nord o l’estero. La sua politica lo ha portato allo scontro frontale col Viminale, scontro che dura oramai da due anni e che ha visto il Ministero degli Interni sospendere le sovvenzioni per irregolarità contabili. Il mese scorso era arrivata la notizia che al ministero avessero fatto i calcoli e che i dubbi della prefettura (di Reggio) sull’utilizzo dei finanziamenti sarebbero svaniti. Quindi a Riace si aspettavano che i fondi venissero ristanziati con addirittura l’aggiunta dei fondi non erogati nel 2017. Ma nel frattempo al Viminale è arrivato Matteo Salvini che col sindaco di Riace aveva avuto diversi scontri e l’aveva definito “uno zero”. Il modello Riace ha fatto scuola nel mondo ma pare proprio che in Italia (dove stava ottenendo buoni risultati) non piaccia proprio, vista la nuova caccia alle streghe anti-immigrato cui stiamo assistendo.