Amendola rompe il ghiaccio con “La mossa del pinguino”

La-mossa-del-pinguino-il-film-di-Amendola-sul-curling-dove-il-curling-e-un-pretesto-e-il-divertimento-e-assicurato-1Oggi esce nelle sale La mossa del pinguino un film di Claudio Amendola con Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari, Francesca Inaudi e con la partecipazione di Sergio Fiorentini. Il soggetto scritto da Michele Alberico, Giulio Di Martino e Andrea Natella è stato plasmato da Amendola, attore consolidato, che ha avuto il fiuto giusto per arruolare i volti adatti alla storia.

Il film racconta l’avventura verso il sogno Olimpico di quattro uomini perdenti che per caso scoprono il gioco del curling e si convincono di poter partecipare alle Olimpiadi di Torino 2006. Il curling è uno sport praticamente sconosciuto a noi italiani che consiste nel far scivolare su una lastra di ghiaccio una specie di pentola a pressione di 20 kg che deve riuscire ad avvicinarsi il più possibile a un bersaglio, sconfiggendo in questo modo gli altri pentoloni delle squadre rivali. Le caratteristiche del film sono quelle della commedia all’italiana, in cui la comicità viene utilizzata come chiave di lettura di situazioni quasi senza speranza. {ads1}

Edoardo Leo, il protagonista principale che in questo periodo sta raccogliendo i frutti del proprio lavoro grazie soprattutto alle partecipazioni nei cast di Smetto quando voglio e Tutta colpa di Freud, è un sognatore come pochi ce ne stanno. A questo proposito alla conferenza stampa del film, Amendola dice: “Bruno, interpretato da Edoardo Leo, è un sognatore che si mette la sveglia. Non si frena nel fantasticare o nell’aspirazione ad un desiderio folle, nonostante la sua situazione di precariato”. “Ho utilizzato la giusta dote di nepotismo, infatti le musiche sono di mio fratello, in una piccola parte recita mia madre Rita Savagnone e in due piccoli cameo ci sono le mie due figlie Alessia e Giulia” scherza Amendola. Nepotismo a parte, ad aiutare la favola a decollare, perché di questo si tratta, c’è l’abilità attoriale del quartetto che non è da sottovalutare. L’iniziazione alla regia di Claudio Amendola si apre con una storia divertente sull’amicizia e lo sport, condita da una spinta a sognare, sempre. 

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