Sud Sudan: schianto aereo causa 18 morti, sopravvissuto medico italiano
Al momento sono ancora ignote le cause dello schianto, avvenuto nella zona dei Laghi Orientali adiacenti la pista di atterraggio di Yirol, nel Sud Sudan. L’incidente ha causato la morte di 18 persone mentre quattro, tra cui due bambini e un medico italiano di 32 anni, sarebbero sopravvissute. Il dottore palermitano, Damiano Biagio Cantone, impegnato nell’organizzazione umanitaria Cuamm per prestare servizio all’ospedale di Yirol insieme a “Medici per l’Africa” a favore della salute di mamme e bambini, sarebbe in buone condizioni. La ong padovana Cuamm che dal 2007 offre assistenza alla struttura, conferma che il medico non è in pericolo di vita, è cosciente e che presto rientrerà in Italia. L’Unità di crisi della Farnesina, in coordinamento con l’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba, si sono immediatamente attivate e seguono la situazione dopo lo schianto dell’aereo in Sud Sudan, dando assistenza – anche tramite la missione Unmiss – all’italiano sopravvissuto.
L’aereo sul quale viaggiavano era un charter L-140 della South West Aviation, un velivolo commerciale con 19 posti a sedere ed era probabilmente sovraccarico. Era partito dall’aeroporto di Juba, la capitale del Sud Sudan, ed era diretto a Yirol quando nella mattinata di ieri è avvenuto il terribile incidente, informa il ministro dell’Informazione Taban Abel Aguek che spiega: «quando l’aereo è arrivato il tempo era molto nebbioso, ha cercato di atterrare ma si è schiantato nel lago Yirol vicino alla città di Yirol. È molto triste, si teme che molte persone a bordo siano morte». Il ministro ha confermato che il vescovo anglicano di Yirol, Simon Adut, è tra i morti, mentre la stazione radio delle Nazioni Unite, Radio Miraya, ha riferito che ci sono solo tre sopravvissuti e ha pubblicato un’immagine sul proprio account Twitter del relitto contorto dell’aereo immerso nell’acqua.
Torna alla HomePage di LineaDiretta