Dominio Ricciardo: le pagelle del GP di Monaco
LE PAGELLE DEL GP DI MONACO – Ricciardo domina in lungo e in largo un GP sostanzialmente privo di reali emozioni. Tolto un certo pathos per la tenuta delle gomme Pirelli, poi dimostratesi indistruttibili come sempre, i piloti di testa sono arrivati così come sono partiti. Monaco si conferma un tracciato obsoleto per la Formula uno moderna, dove la storia e la splendida cornice non riescono più a giustificare uno spettacolo che quest’anno non ha riservato nulla di entusiasmante. Ecco tutti i voti della gara più monotona dell’anno.
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 10: LA GARA DI RICCIARDO – È stato il più veloce durante le prove libere, nelle qualifiche, in gara e anche nel mettersi in fila per il buffet dopo la gara. Ha messo in riga tutti sin dall’arrivo nel principato. L’unico che poteva rendergli il weekend difficile ha ben visto di schiantarsi contro le barriere negli ultimi minuti delle prove libere, saltando le qualifiche. Lui ha ringraziato tutti e si è messo a guidare comodo comodo, con il braccio fuori dal finestrino e il cappello sopra il casco. Quando tutto sembrava già scritto, ecco un problema alla parte ibrida del motore. Purtroppo per gli inseguitori non c’è stato neanche il tempo di esultare. Dopo qualche curva era già chiaro a tutti che, su una pista del genere, non era possibile superare nemmeno con venti Km/h in più. Vettel ha provato a mettergli pressione, il resto lo hanno fatto la noia e la VSC. Ricciardo si conferma il miglior pilota Red Bull per distacco. RINNOVARE SUBITO
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 9: LE RED BULL – Una macchina perfetta per il principato, in grado di sfruttare alla perfezione gli pneumatici e di garantire una stabilità totale. Avesse avuto due piloti normodotati saremmo qui a parlare di doppietta, invece “el fenomeno Max” arriva nei bassifondi della zona punti. Giusto così per chi ancora non ha capito dove sia il vero talento. Un punto in meno (e siamo stati buoni) per l’aver cercato di rimontare il cambio così com’era per provare a risparmiare cinque posizioni a Verstappen. PERFETTE PER QUESTA PISTA
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 8: LA PROVA DI VETTEL – Più di così, oggi, non si poteva fare. Seb ottiene il massimo in una giornata in cui la Red Bull era davvero imprendibile. Peccato nel finale per il distacco falsato dalla VSC, ma il pilota tedesco, Ricciardo, i tifosi da casa, il mio cane e tutto l’universo sapevano che non sarebbe comunque passato. I tre punti recuperati su Hamilton non sono molti, ma ogni tanto bisogna essere più formiche che cicale. OGGI HA FATTO IL MASSIMO
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 7: HAMILTON LIMITA I DANNI – Weekend abbastanza anonimo per il campione del mondo Lewis. La Mercedes fatica moltissimo su questa pista e fatica ancora di più con le gomme regolari (quelle senza la modifica Mercedes, per capirci). Il risultato è un terzo posto che vale tanto oro quanto pesa. Poteva finire dietro a entrambe le rosse e a entrambe le Red Bull, invece chiude sul podio e perde soli tre punti della sua lauta riserva. Aggiunge il fido Ocon alla lista dei servitori della gleba e da oggi può vantare un paggio in più per la chiamata alle armi. I mondiali si vincono con queste gare e ringraziando la totale mancanza di verve di quelli che inseguono. MAESTRO NEL LIMITARE I DANNI
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 6: BOTTAS E RAIKKONEN – Eccoli qui, mimì e cocò, i due piloti utili come un liscio di coppe quando a Briscola regna denari. Raikkonen potrebbe attaccare Hamilton, obbligarlo a spremere le gomme, tentare un sorpasso azzardato che avrebbe messo a rischio solo la gara del pilota inglese. Invece niente, scena muta. Non pervenuto. Si tiene a debita distanza da tutti i guai e le emozioni, entusiasmante come una gara di bocce tra pensionati. Bottas non è da meno: monta delle gomme molto più resistenti dei piloti che lo precedono, sperando che queste ultime crollino nel finale, ma le gomme Pirelli non crollano mai, anzi, sono indistruttibili, togliendo anche quel poco di spettacolo che rimane. GREGARI
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 5: L’IMPOSSIBILITÀ DI SUPERARE – Una gara automobilistica senza sorpassi è spettacolare come una partita di calcio senza porte. Ci sono ventidue giocatori in campo che non sanno bene cosa fare con la palla, idem i poveri piloti in pista. Studi specializzati però ci garantiscono che questo genere di gare sono in grado di far addormentare anche casi irrecuperabili di insonni. È già qualcosa. FORMULA UNO PER IL SOCIALE
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 4: IL WEEKEND DI VERSTAPPEN – Come rovinare il weekend più atteso di tutta la stagione? Quello in cui sei sulla macchina più forte e puoi finalmente far vedere al mondo il tuo talento e riscattare una stagione priva di soddisfazioni? Ma certo, andando contro un muro di protezione a pochi minuti dalla fine delle prove libere. Game-set-match. Due voti in più per essere riuscito a non combinare disastri in pista, ci sembra già una grande cosa. UNA GARA SENZA DISASTRI, UN MEZZO SUCCESSO
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 3: LA SFORTUNA DI ALONSO E LECLERC – La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo. Durante una delle gare più belle della stagione, Alonso viene tradito dalla propria monoposto. Leclerc, invece, perde i freni a pochi giri dalla fine, schiantandosi contro lo sfortunato pilota che lo precedeva. Peccato doppio perché dal replay si intuisce chiaramente che il giovane campione ha provato in tutti i modi a evitare l’impatto stringendosi contro il muro. PECCATO PER IL LEONE NANDO E PER IL CAMPIONE DEL FUTURO
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 2: LA VSC – La domanda del giorno è: “A cosa serve un sistema di congelamento dei distacchi che non congela i distacchi?”. La risposta è: “Non ne abbiamo idea”. Vettel è a un secondo da Ricciardo, Leclerc tampona e scatta la VSC. Quando viene tolta Ricciardo ha cinque secondi di vantaggio su Vettel. Provate a spiegare voi dove sia la logica in tutto questo, perché io proprio non ne vedo. ORMAI RINUNCIAMO A CAPIRE
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 1: I MECCANICI WILLIAMS – Pronti via, i meccanici del povero Sirotkin intervengono sulla macchina dopo il tempo massimo concesso dalla FIA. Visto che questa violazione non è pericolosa come una retromarcia in piena curva o come un sorpasso potenzialmente pericoloso, la sanzione è uno stop&go di 10 secondi (cosa che non si vedeva da tempo immemore in F1). I meccanici Williams, non contenti, riescono a farsi dare un’altra penalità per aver fatto modifiche durante la penalità. E così per tutto il resto del GP. Voci non confermate dicono che il pilota russo sia arrivato a collezionare circa 15 minuti di penalità. ADDORMENTATI
PAGELLE DEL GP DI MONACO – VOTO 0: OCON E L’ANTISPORTIVITÀ – Passino i giochi di scuderia. Quelli ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Vedere Bottas che rallenta una Ferrari e lascia passare Hamilton, o Sainz che fa da tappo su Verstappen dopo aver fatto passare Hulkenberg fa parte del DNA di questo sport. Molto meno sportivo è vedere che anche i piloti “nell’orbita” delle scuderie maggiori inizino a fare favoritismi e giochi di squadre palesi. Tanto vale concedere 3/4 macchine a tutti se questo è il risultato. Ocon (pilota Mercedes) si è letteralmente spostato per far passare Hamilton, cosa che non avrebbe fatto se quello fosse stato Vettel. Va bene tutto, ma sarebbe anche il caso di mettere un freno a questa deriva. UNO SPORT SEMPRE MENO SPORTIVO
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