Conte Premier: “sarò l’avvocato del popolo”
Conte Premier – Matteo Salvini e Luigi Di Maio tirano un sospiro di sollievo: Mattarella affida l’incarico per la formazione del governo a Giuseppe Conte. Il giurista assicura: “sarò l’avvocato del popolo italiano”. Di Maio si dice soddisfatto e Salvini esulta: “oggi nasce la Terza Repubblica”.
“Sarò l’avvocato degli Italiani”: si è presentato così Giuseppe Conte, incaricato ieri al Quirinale per presiedere il nuovo governo a marchio Lega – M5stelle. Dopo le incertezze sul curriculum del giurista, arriva l’incarico. Giuseppe Conte è il nome del nuovo Presidente del Consiglio, frutto della lunga trattativa tra i grillini e il carroccio, avvenuta sotto la supervisione di Mattarella. Professore e avvocato, la nuova promessa del “governo del cambiamento” si è detto consapevole delle sfide che lo aspettano, e della “necessità di riaffermare la collocazione internazionale ed europea dell’Italia”. Ha accettato l’incarico con riserva, Conte, il quale, nel discorso di ieri al Quirinale, ha affermato che, se riuscirà a portare avanti l’incarico, esporrà alle Camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza. Poi ha aggiunto: “nei prossimi giorni tornerò dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e, in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte sui ministri”. Oggi, alla Camera, iniziano le consultazioni del premier incaricato, il quale, parlando con i giornalisti subito dopo il colloquio con il Presidente della Repubblica (durato quasi due ore), ha promesso “il governo del cambiamento”, “un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi”. Consapevole della “fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo”, il giurista ha dichiarato che “il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso, dal bilancio europeo al diritto d’asilo e al completamento dell’unione bancaria”. Il contratto su cui si fonda l’esecutivo, a cui lo stesso Conte ha dato un contributo, sarà a fondamento dell’azione di governo, dal momento che, secondo il nuovo premier, “rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini”.
Il nodo economia – E mentre M5stelle e Lega esultano alla vigilia del primo governo antisistema, il nodo resta l’economia: i due partiti vorrebbero consegnare il dicastero a Paolo Savona, già Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato dal 1993 al 1994. Una carriera iniziata presso il servizio Studi della Banca d’Italia, quella di Paolo Savona, che lo porta ad insegnare politica economica all’università Pro Deo, rifondata, anche con il suo contributo, come LUISS Guido Carli. Nominato Direttore Generale di Confindustria, nello stesso anno in cui Guido Carli ne diventa Presidente, Savona manterrà la carica fino al 1980. Nonostante il ricco curriculum e la lunga esperienza nel settore, sembrerebbe che il Professore sia poco gradito al Quirinale per le sue posizioni anti europeiste.
Le reazioni delle altre forze politiche – Forza Italia promette opposizione al nuovo governo antisistema, per via delle preoccupazioni legate ad un programma di governo che non risolve i veri problemi dei cittadini e le tante emergenze legate all’economia, e che i gruppi parlamentari di FI considerano una condanna. Mentre Renzi, di tutta risposta alla promessa di Conte, che suona più come una missione, di essere “l’avvocato degli Italiani”, afferma che il PD si costituisce “parte civile”, per verificare se le promesse della campagna elettorale saranno rispettate.
Al coro di critiche che giunge dalle opposizioni si unisce la voce del New York Times, secondo il quale “in Italia i populisti hanno fatto un grande passo verso il potere”. Non ci resta che attendere gli sviluppi delle prossime ore sulla formazione di un governo che già qualcuno considera “una minaccia per l’Europa”.