Governo neutrale: ecco i nomi dei probabili futuri Ministri
Governo neutrale. Impazza il toto-premier: da Belloni a Rossi. Oggi. Mattarella potrebbe affidare l’incarico per quel “governo di garanzia” che non piace ai politici, sempre che il passo di lato di Berlusconi delle ultime ore non basti a dare il via libera per un esecutivo M5S-Carroccio. Ma chi sono i probabili futuri Ministri del “governo di tregua”?
24 ore per chiudere la questione senza tornare al voto: dopo settimane di annunci naufragati nell’indisponibilità dei partiti, Mattarella era pronto ieri per affidare l’incarico per la formazione del Governo, ma la rosa dei nomi è tornata nel cassetto, almeno fino ad oggi. Nel frattempo, mentre Di Maio diceva di sentirsi già in campagna elettorale, la trattativa tra Salvini e Berlusconi si è conclusa nelle ultime ore con un passo di lato dell’ex premier, il quale ha da poco annunciato che non si metterà per traverso a un governo formato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, ma che Forza Italia non voterà la fiducia. La decisione di Berlusconi toglie il veto imposto da Di Maio alla trattativa con la Lega, che potrebbe già oggi aprire la strada ad un esecutivo politico. Ma l’accordo su temi e nomi non è scontato. Vediamo, quindi, chi sono i “tecnici” individuati da Mattarella per quel “governo neutrale” che dovrebbe traghettare gli Italiani fino a dicembre o, nel caso in cui non ci fosse la fiducia, fino alle nuove elezioni, che non potrebbero comunque svolgersi prima di fine luglio (vedi qui). Il Capo dello Stato, nei giorni scorsi, fatti solo di incertezze, ha impostato il profilo generale del premier, che dovrà assumere l’impegno di non candidarsi alle prossime elezioni, operare in una squadra competente nella gestione economica, nonché avere una standing internazionale ed essere riconosciuto in Europa (si pensa già al Consiglio europeo di fine giugno).
ELISABETTA BELLONI
È la più quotata come premier, Elisabetta Belloni, la prima donna a diventare Segretario Generale del Ministero degli Esteri, su nomina di Paolo Gentiloni. È stata direttrice generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Esteri dal 2008 al 2013, nel quarto governo Berlusconi e nel governo Monti. Nei governi di centrosinistra, di Enrico Letta e Matteo Renzi, è stata scelta come direttrice generale per le risorse e l’innovazione del Ministero degli Esteri. Nel 2015, con Gentiloni Ministro degli Esteri, è diventata Capo di Gabinetto della Farnesina, per poi essere nominata, nel 2016, Segretario Generale del Ministero.
SALVATORE ROSSI
Sono forti le voci intorno a Salvatore Rossi, che lo danno all’Economia. Direttore della Banca d’Italia dal 2013, presiede anche l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. È stato direttore centrale per la ricerca economica e le relazioni internazionali dal 2007 al 2011, anno in cui è diventato Segretario Generale e Consigliere del Direttorio per i problemi della politica economica. Dal 2012 è vicedirettore generale della Banca d’Italia e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione del Centro Internazionale di studi monetari e bancari, e dal 7 maggio 2013, su proposta del Governatore e nomina del Consiglio Superiore, direttore della Banca d’Italia.
ANNA MARIA TARANTOLA
Già dirigente della Banca d’Italia, è stata Presidente della Rai dal 2012 al 2015, giorno in cui le è succeduta la giornalista Monica Maggioni. Assunta alla Banca d’Italia nel 1971, nell’Ufficio Vigilanza della sede di Milano, nel 1996 è diventata direttrice della succursale di Varese e nel 1998 ha diretto, a Milano, la Direzione Intermedia di Vigilanza – Cambi. È stata Funzionaria Generale della Banca d’Italia dal 2006 al 2009, quando è diventata vicedirettrice generale. Ha insegnato “controlli pubblici nel settore creditizio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e nel 2012 è stata designata, dal governo Monti, alla presidenza della Rai, dove è rimasta in carica fino al 2015.
MARTA CARTABIA
Nella rosa dei nomi stimati dal Presidente della Repubblica è entrata anche Marta Cartabia, la più giovane vicepresidente della Corte Costituzionale. La professoressa Cartabia è stata nominata giudice alla Consulta nel 2011, dal Presidente Giorgio Napolitano.
GIAMPIERO MASSOLO
Già funzionario presso il Ministero degli Affari Esteri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal 2015 è Presidente di Fincantieri. È entrato nella carriera diplomatica nel 1978 e, dopo varie esperienze all’Estero (all’Ambasciata presso la Santa Sede, all’Ambasciata a Mosca come Primo Segretario e alla Rappresentanza Permanente presso l’Unione Europea a Bruxelles), è diventato nel 1993 Consigliere Diplomatico Aggiunto presso l’ufficio del Presidente del Consiglio dei Ministri. Capo della segreteria particolare del Presidente del Consiglio dei Ministri durante il primo governo Berlusconi, nel 1996 è diventato capo dell’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. È stato vicesegretario generale del Ministero degli Affari Esteri dal 2000 al 2004, anno in cui è diventato Capo di Gabinetto fino al 2006, quando ha assunto l’incarico di Direttore Generale del personale. Nel 2007 è stato nominato Segretario Generale, il funzionario più alto in grado nella struttura amministrativa ministeriale. Nel 2012 è stato nominato direttore del Dipartimento per le Informazioni per la Sicurezza e, dopo aver lasciato l’incarico nel 2016, è stato eletto Presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale a decorrere dal gennaio 2017.
CARLO COTTARELLI
Dice che si stupirebbe, se venisse nominato premier, l’ex commissario alla spendig review Carlo Cottarelli. Lavora dal 1988 per il Fondo Monetario Internazionale, presso il quale ha assunto l’incarico di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali nel 2013. Nello stesso anno è stato nominato dal Governo Letta Commissario Straordinario per la revisione della spesa pubblica. Soprannominato dalla stampa “Mister Forbici”, nel 2014, su nomina del governo Renzi, è diventato direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale, motivo per cui ha lasciato l’incarico di commissario alla spending review. Dal 2017 è il Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.
Nelle voci dal Colle spuntano anche i nomi di Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti, e Lucrezia Reichlin, economista romana figlia di due comunisti storici (Alfredo Reichlin e Luciana Castellina), docente di economia alla London Business School e Direttrice Generale alla ricerca alla Banca Centrale Europea.