E’ salito a dieci il numero degli alpinisti morti, nella giornata di ieri, in cinque diverse località delle Alpi occidentali. Lo scorso fine settimana un’ondata di maltempo ha travolto le Alpi francesi, svizzere ad italiane sorprendendo diversi gruppi di escursionisti che avevano colto l’occasione del ponte del primo maggio per dedicarsi a sport estremi o scalare le vette della zona. Così hanno perso la vita due giovanissimi alpinisti elvetici di 21 e 22 anni che stavano scalando il Monte Monch, oltre 4000 metri di altezza, sito in Svizzera ad una ventina di chilometri dal confine con l’Italia, nella zona di Domodossola, in Piemonte. L’allarme per la loro scomparsa era stato dato domenica sera, poi ieri il ritrovamento dei corpi dei due giovani, che pare siano morti di freddo e di fatica.

Poco distante, ieri mattina a circa 4200 metri di altitudine, sul Monte Rosa, è stato localizzato il corpo di una escursionista russa che era data per dispersa da sabato. La donna è stata riconosciuta dal fatto che indossava delle racchette da neve che utilizzava per muoversi nelle escursioni e con cui voleva raggiungere Zermatt.

Alpinisti morti anche sul Monte Bianco in due diversi incidenti: vicino al ghiacciaio Rond una slavina ha investito quattro alpinisti francesi, tre sono usciti illesi dall’incidente ma il quarto non ce l’ha fatta. A pochi chilometri di distanza ieri è stato recuperato il corpo di un alpinista trentacinquenne di Annecy; anche lui era stato sorpreso dalla bufera che si è abbattuta sulla montagna e non è riuscito a sopportare le condizioni meteo. Così ha dichiarato la Gendarmerie locale.

Ma il vero disastro si è verificato sulla Haute Route Chamonix-Zermatt, un percorso di scialpinismo in cui si alternano parti sciate e parti di trekking della durata di diversi giorni, con diversi pernotti nei rifugi che si trovano nel tragitto. La tempesta ha colto di sorpresa due gruppi per un totale di 14 sciatori che si sono dovuti fermare senza riuscire a raggiungere il riparo offerto dal rifugio di Des Vignettes a 3157 metri di altezza: sono stati ritrovati ieri ad appena 500 metri dal rifugio. Di questo gruppo, 5 sono gli alpinisti morti, tutti italiani, l’ultimo dei quali questa mattina, altri 3 sono ricoverati e sono in gravi condizioni.

 

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