Blitz anticamorra in provincia di Napoli, emesse 11 misure cautelari
Blitz anticamorra in provincia di Napoli: Identificate persone che favorirono la latitanza del reggente del clan.
Il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, ha eseguito 11 misure cautelari nei confronti di persone appartenenti alla Camorra. Tra i reati oggetto di questa lunga operazione: estorsioni a imprenditori, spaccio di droga, tentativi di riappropriarsi dei beni di una attività produttiva sequestrata a uno degli affiliati.
Nel corso delle indagini sono state identificate persone che favorirono la latitanza del reggente del clan Francesco Maturo, ritenuto tra i 100 più pericolosi al mondo fino al maggio 2014, quando fu rintracciato e catturato in una villetta del Salernitano, dopo una fuga durata due anni e armato di due pistole fu definitivamente bloccato.
L’associazione, di tipo mafioso, dovrà rispondere di reati gravissimi quali estorsioni, detenzione illegale di armi, sottrazione di beni sequestrati, detenzione e spaccio di stupefacenti e favoreggiamento personale.
Solo lo scorso 3 marzo, nel cuore di Napoli, a nel Rione Sanità, circa duecento poliziotti avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli nei confronti di presunti promotori e affiliati del clan Vastarella ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ricettazione, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma e minacce. Al blitz parteciparono gli uomini della squadra mobile e del commissariato San Carlo Arena di Napoli, oltre a quelli del reparto prevenzione crimine e dell’ufficio prevenzione generale.
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