Bomba della Seconda Guerra Mondiale trovata a Fano
Bomba della Seconda Guerra Mondiale a Fano. Lʼordigno resterà in acqua 144 ore (tempo massimo per unʼeventuale esplosione) prima di essere distrutta.
Sul lungomare Sassonia di Fano, in provincia di Pesaro- Urbino, è stato ritrovato un ordigno inesploso risalente alla Seconda Guerra Mondiale e innescato per errore è stato imbragato e trasportato due miglia al largo.
Un’operazione molto delicata che ha richiesto l’evacuazione nel raggio di 1800 metri, di circa 23000 persone, sono state evacuati anche la stazione e, parzialmente, l’ospedale Santa Croce oltre ad essere sospesi il servizio di Pronto Soccorso, la circolazione ferroviaria e il traffico aereo per circa due chilometri sopra Fano in cui è stato chiuso l’aeroporto. Il sindaco ha deciso anche la chiusura delle scuole la giornata di oggi. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene e dopo ore di panico e terrore, “il pericolo è cassato”, ha annunciato il sindaco di Fano, Massimo Seri.
La bomba, di fabbricazione inglese, 1,10 metri di lunghezza con un carico di oltre 225 chili di tritolo, messa in sicurezza dagli artificieri dell’esercito e della marina militare, resterà in mare almeno 144 ore (il tempo massimo per un’eventuale esplosione) prima della distruzione.
“La gente può tornare a casa” – Il sindaco ha quindi revocato parzialmente l’ordinanza. “Abbiamo una grande organizzazione nel nostro Paese”, ha commentato il sindaco al cessato pericolo durante le operazioni seguite dal Coc in costante contatto radio: il riferimento alla macchina organizzativa che ha coinvolto tutte le istituzioni coordinate dal prefetto Carla Ciancarilli.
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