Codice rosa: ecco chi aiuta le donne vittime di violenza

L’8 marzo si festeggia la Giornata internazionale della donna e soprattutto si celebra il coraggio di quelle donne che combattono ogni giorno contro la violenza. Vittoria Doretti, responsabile rete regionale Codice rosa della Toscana, ha raccontato all’Adnkronos Salute che sono quasi 3.500 le vittime di maltrattamenti, abusi, stalking che trovano ogni anno rifugio e assistenza negli ospedali toscani.

Dal 2009 esiste un percorso dedicato, il ‘codice rosa’, per il quale abbiamo lavorato dopo esserci resi conto, appunto 9 anni fa, che i dati dei centri anti-violenza, altissimi, non corrispondevano a quelli delle pazienti che passavano per i pronto soccorso: centinaia di casi di violenza, contro un paio di donne, solamente, che si erano rivolte ai nostri ospedali. Abbiamo quindi deciso di agire per rendere i pronto soccorso un punto di assistenza“, ha dichiarato Vittoria Doretti. “Le centinaia di donne che giungevano nei nostri centri anti-violenza – dice Doretti – e le pochissime che si rivolgevano agli ospedali. O meglio, che venivano individuate e assistite come vittime di violenza, perché è normale che chi subisce abusi prima o poi passi da un ospedale. A fine 2009 a Grosseto per prima abbiamo organizzato un corso per tutti gli operatori, ci siamo posti come un’unica squadra di 40 persone fra sanitari, addetti dei centri antiviolenza, della procura”. E inoltre “già nel corso del 2010 abbiamo visto i numeri salire: quasi 310 casi di ‘codice rosa’ trattati nel pronto soccorso. Devo dire che a fare la differenza è stata la ‘stanza’ dedicata, come anche la sensibilità degli infermieri nel ‘captare’ le vittime di violenza, o ancora il modo di porre le domande per far sì che la donna non debba ripetere più volte le stesse, dolorose, risposte. Il ‘codice rosa’ ha la stessa priorità di un infarto: appena viene individuato, salta il triage e viene preso in carico in una stanza non individuabile esternamente. Ogni passo è condiviso con la donna, dalla visita alla raccolta delle prove, fino al report fotografico. E la vittima non si sposta più di lì”. Il Codice rosa della Toscana, è un modello a cui ambire su scala nazionale.

 

 

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@_mchiara