Latina, carabiniere spara alla moglie e tiene in ostaggio le figlie
La donna è ricoverata in condizioni gravissime allʼospedale San Camillo di Roma.
Dramma familiare a Cisterna di Latina. Questa mattina un appuntato dei carabinieri, in servizio a Velletri, ma residente a Latina, una volta rientrato a casa, al termine del servizio, ha sparato alla moglie, che ora si trova in condizioni gravissime all’ospedale San Camillo di Roma (con ferite all’addome, alla guancia e in zona cervicale) e si è barricato in casa con le sue due figlie.
Dall’ospedale fanno sapere che la donna però è vigile e risponde alle sollecitazioni dei medici nonostante le ferite gravissime. I tre proiettili esplosi dal marito hanno causato dei fori «trapassanti» che lascerebbero speranze su un esito positivo.
Secondo le ricostruzioni, la coppia che si stava separando, viveva in un periodo di continui litigi e proprio durante quest’ultimo, avvenuto in strada, l’uomo, avrebbe perso il controllo, sparando alla moglie, diversi colpi e proprio con la pistola d’ordinanza.
A Cisterna si è subito recato anche il comandante provinciale Gabriele Vitagliano. L’uomo di 44 anni, avrebbe perso completamente il senno della ragione e l’obiettivo ora è mettere al sicuro le due figlie dell’appuntato tenute in ostaggio. La struttura al momento è circondata dai militari che stanno tentando di convincere l’uomo a uscire da casa liberando le bambine tenute prigioniere.
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