Pyeongchang: arriva l’oro di Michela Moioli

Questa mattina Michela Moioli ha conquistato la medaglia d’oro nello snowboard cross, una delle discipline olimpiche più avvincenti. L’azzurra è stata sicurissima sia nei quarti che in semifinale in cui ha condotto sempre la discesa dall’inizio alla fine: della serie, “statemi dietro se ce la fate“. In finale, invece, ha recuperato dalla terza alla prima posizione per poi vincere comodamente, lasciandosi alle spalle la sedicenne francese Julia Pereira che prende a sorpresa l’argento ed Eva Samkova, campionessa olimpica in carica, che si è accontentata del bronzo.

Michela Moioli è arrivata ai giochi di Pyeongchang come numero uno della classifica di Coppa del Mondo e come favorita dei pronostici, ma non solo: Michela aveva un credito con la fortuna per ciò che accadde alle Olimpiadi di Sochi. Quattro anni fa si presentò alla rassegna olimpica ancora diciottenne, ma già come una delle candidate per una medaglia, dato che nel circuito di coppa aveva già fatto capire di poter battere chiunque. L’allora adolescente bergamasca prima conquistò tranquillamente la finale, poi mentre era in corsa per una medaglia, arrivò la caduta: un contatto con un’altra rider prima di un salto la fece precipitare sul duro e il ginocchio cedette. Dal sogno al dramma. A questo giro Michela Moioli si è rifatta della sfortuna di quattro anni fa e ci regala un altro oro, ripetiamo, ampiamente prevedibile, dati i risultati che colleziona regolarmente nella stagione regolare.

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Michela Moioli durante la premiazione

A non mantenere invece un pronostico che alla vigilia sembrava scontato è la statunitense Mikaela Shiffrin che quasi incredibilmente non ha vinto l’oro nello slalom speciale di questa notte: la più grande slalomista della storia è finita quarta a una manciata di centesimi dall’oro. La gioia della vittoria è andata alla svedese Hansdotter che francamente la meritava. Frida Hansdotter ha passato la sua intera carriera a combattere contro le due migliori slalomiste che si siano mai viste: prima la Schild, poi la Shiffrin, il palmaresse della svedese è ricchissimo di secondi posti con pochissime vittorie, certo, ma anche con pochissimi terzi posti che ci parlano di un’atleta che è stata davvero ostacolata da dei fenomeni. Nonostante ciò la svedese ha vinto una Coppa del Mondo di slalom ed è andata a medaglia nelle ultime tre edizioni dei mondiali; oggi il coronamento di una carriera con un oro strameritato. L’argento è andato all’elvetica Holdener, che guidava la gara dopo la prima manche e il bronzo all’austriaca Gallhuber, autrice di un grande recupero nella seconda frazione di gara. Bella la scena di Shiffrin che al traguardo, sorridente, si è complimentata e ha scherzato con le avversarie, senza fare drammi, nonostante l’occasione persa sia notevole.

Nel super G maschile i nostri, che erano attesi, non ce l’hanno fatta a prendere medaglie. A sorridere, e di brutto pure, sono gli austriaci che raccolgono l’oro con Mayer, già campione olimpico di discesa quattro anni fa a Sochi. Argento allo svizzero Beat Feuz mentre il bronzo è andato al norvegese Jansrud. Oggi a partire da mezzogiorno parte la mass start femminile del biathlon, poi a seguire quella maschile: gara divertente e potenzialmente emozionante in cui soprattutto al femminile possiamo pure combinare qualcosa di veramente buono.

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