Le pagelle dell’ottava puntata di MasterChef Italia 7
Continua il nostro viaggio nella cucina televisiva più famosa d’Italia. Giunti all’ottava puntata di MasterChef Italia 7 ci siamo trovati a fare i conti con una delle puntate più ingarbugliate e strane di sempre. La colpa è tutta di un pasticcio con la distribuzione dei panetti tra frigo ed abbattitore. Tra accuse, eliminazioni, ripescaggi, notai, ecco i nostri voti a quanto visto giovedì sera:
VOTO 10: ANTONINO SUPERSTAR – Mi tocca dirlo, con il macellaio siciliano avevo preso un grandissimo granchio. Sembrava un concorrente normale, senza particolari talenti, invece un talento lo ha eccome, è un comico nato. Lui è tra i personaggi più divertenti di questa edizione. I suoi duetti con Cannavacciuolo sono strepitosi, ha sempre la risposta pronta, carica di ironia e, sopratutto, autoironia. Non si prende sul serio (a differenza di tutti gli altri) e per questo vederlo vincere ben due prove mi ha fatto davvero piacere. Magari non sarà il cuoco più forte della gara, ma uno che ti ammette candidamente di “aver fatto 2 tortellini e di averne fatti fare 30 a Kateryna” merita tutto il rispetto del mondo. In una MasterClass arrivista come poche altre, lui è la quota di spensieratezza. VINCITORE DI PUNTATA
VOTO 9: LO SCRIGNO DI VENERE – Lo scrigno è sempre lo scrigno. Questo particolare piatto è diventato un vero e proprio must in quel di MasterChef e riesce sempre, solo guardandolo, a farti venire voglia di assaggiarlo. Un invitante cestino di pasta brisè che racchiude un cuore di tortellini. Una roba così bella da farti venire voglia di prendere il primo treno per l’Emilia Romagna. Quello di Antonino e Kateryna poi, doveva essere davvero buono, visto che Cannavacciuolo, se avesse potuto, se lo sarebbe bello che finito. ANCHE I GIUDICI GRADISCONO
VOTO 8: LA CRESCITA DI KATERYNA – Ecco un’altra concorrente che sta emergendo alla distanza. Era partita in sordina questa ragazza originaria dell’Ucraina, timida, quasi spaesata. Sembrava destinata ad un’uscita senza particolari emozioni e invece, puntata dopo puntata, ha iniziato a tirare fuori una verve davvero notevole. Nelle esterne è diventata un punto fisso nelle scelte degli altri concorrenti, ha un bel carattere e, anche se competitiva, non sembra carica di odio come molti altri concorrenti. L’ottava puntata di MasterChef Italia 7 la consacra come una delle rivelazioni di questa stagione. ZITTA ZITTA, QUATTA QUATTA
VOTO 7: IL MIRACOLO DI DENISE – Per circa tre secoli, matematici di tutto il mondo hanno provato, con scarsi risultati, a dimostrare il teorema di Fermat. Sembrava un traguardo irraggiungibile, una meta puramente utopistica, ma un bel giorno, nel 1994, un matematico riuscì nell’impresa, guadagnandosi onori e riconoscimenti. Più o meno quello che spetta a Denise per essere riuscita in un compito che nessuno riteneva possibile: disinnescare Fabrizio. La immagino già, tra molti anni, davanti ai ceppi scoppiettanti del suo camino, raccontare ai suoi nipoti di come ha domato la bestia selvaggia. Come se non bastasse trova anche il tempo di aiutare Francesco ad emergere. Se non fosse la concorrente di un gioco a eliminazione, sarebbe quasi da santificare. SANTA SUBITO
VOTO 6: CAVALCARE L’ODIO DELLA MASTERCLASS – Ormai gli autori hanno capito di avere tra le mani una masterclass composta perlopiù da concorrenti arroganti, saccenti, falsi, approfittatori, arrivisti e sopratutto carichi di profondissimo odio. E, da bravi autori quali sono, stanno spingendo forte il dito nella piaga. Far sentire i messaggi registrati alle spalle è una vera carognata e ancor più carognata è far scegliere gli ingredienti da cucinare ai destinatari di tali messaggi. A noi l’odio piace e le carognate anche, quindi BRAVI, BENE, BIS
VOTO 5: L’UTILIZZO DEL VAR A MASTERCHEF – “Attenzione, l’arbitro sospende il gioco. Gli hanno detto qualcosa con l’auricolare e si… consulta il VAR! Beppe, secondo te chi ha fatto sparire i panetti dal freezer?” – “Guarda Fabio, a vederla così, direi Manuela e Marianna, ma non sono sicuro” – “L’arbitro fa il segno dello schermo, ha deciso, è cartellino rosso… per entrambe! Che colpo di scena Beppe, perdiamo due concorrenti in un colpo solo” – “Incredibile Fabio, questo, senza l’ausilio della tecnologia, non ce lo saremmo mai immaginato”. Tutto mi sarei aspettato di vedere nell’ottava puntata di MasterChef Italia 7… ma la VAR ragazzi! COLPO DI SCENA
VOTO 4: LE ZAMPE DI GALLINA NEL PIATTO – C’è chi le zampe di gallina le ha attorno agli occhi e chi le mette dentro ai piatti. Giovanna è tra le poche a poter dire di aver fatto l’en plein. Già l’idea di cuocere le zampe di gallina in forno non è che fosse entusiasmante, metterle così nel piatto poi, una sopra e una sotto, aveva quasi del macabro. Sembrava uno di quei piatti da film dell’orrore, quando capisci che la cuoca che ti sorride davanti ha appena cucinato il tuo migliore amico. Vorrei dire che è un peccato, ma in realtà non posso. Giovanna, tra rinunce, improperi, pianti, sbalzi d’umore, aveva abbondantemente fatto il suo tempo a MasterChef. La fossa se la scava rispondendo male a Chef Barbieri, ma c’è da dire che non si era risparmiata nemmeno dando “dei coglioni” ad Alberto e Davide. Ciao principessa Giovanna. INSEGNA AGLI ANGELI COME CI SI IMPANICA
VOTO 3: L’USCITA DI MARIANNA E MANUELA – Buttate fuori così, su due piedi, dopo l’utilizzo del VAR. Mai fine a MasterChef fu più sommaria e ingloriosa. Le immagini, tutt’altro che chiare, avevano messo in evidenza un grande caos all’interno della cucina di MasterChef, con impasti e panetti messi nei posti sbagliati, scambiati, scomparsi. La decisione di espellere Marianna e Manuela però, era la peggiore possibile. Primo, perché le prove a loro carico erano del tutto sommarie. Secondo, perché mancava almeno un altro panetto, e dunque la situazione era tutt’altro che chiara anche dopo la visione delle immagini. Le due ragazze sono uscite praticamente in lacrime e, con il senno di poi, avevano ragione eccome. Ennesima brutta figura di giudici e produzione, troppo impegnati a indirizzare la gara che ad essere giusti. OCCASIONE PERSA
VOTO 2: L’USCITA DI MANUELA/BIS – Alla fine, quella che ci rimette più di tutti è proprio Manuela. A conti fatti lei è tra i pochissimi concorrenti ad essere uscita non per sua colpa. Lo scrigno, alla fine di tutto, lo aveva davvero cucinato con il suo panetto, dunque era un piatto corretto, valutato migliore di quello di altri. La prima eliminazione non doveva riguardarla, e invece esce proprio perché non viene punito chi ha sbagliato (a differenza sua, eliminata su due piedi). Viene fatta rientrare giusto il tempo di vederla sacrificata sull’altare della doppia eliminazione. Lei resterà uno dei concorrenti più carini, delicati, improbabili e dolci di tutte le edizioni. Uscendo ha anche l’educazione di ringraziare e di sentirsi felice per essere uscita cucinando. Io, come minimo, avrei fatto notare quanto fossero stati ingiusti e di parte, mentre la sicurezza mi portava fuori a forza. CORNUTA E MAZZIATA
VOTO 1: IL PANETTO GATE – Premesso che nel 2020 si potrebbero anche usare degli strumenti chiamati “pennarelli” in grado di tracciare magici segni su materiali come carta, plastica, metallo e altre superfici, il “panetto gate” visto nell’ottava puntata di MasterChef Italia 7 è stato uno dei punti più bassi di tutte le edizioni. Concorrenti che non sono in grado di riconoscere il proprio impasto, concorrenti furbetti che si prendono quello migliore, concorrenti che spostano l’impasto di altri da un elettrodomestico all’altro. In questo grande caos non si salva nessuno. Non si salvano i giudici, che ogni tanto espellono, ogni tanto no, non si sa su quali basi. Non si salvano i concorrenti, furbetti e smaliziati oltre ogni limite. Non si salva la produzione, completamente spiazzata e incapace di trovare un compromesso equo. Le uniche che dovevano salvarsi sono state le due povere eliminate, una in modo permanente. TRISTEZZA
VOTO 0: I FAVORITISMI NEI CONFRONTI DI LUDOVICA E ALBERTO – Ormai mi è chiaro, Ludovica e Alberto in qualche modo devono arrivare in fondo. Se, nel caso di Alberto, la cosa può essere giustificata dal suo aspetto accattivante per una certa fetta di pubblico e da una, indiscutibile, bravura nel cucinare, Ludovica resta un mistero della fede. Lei, storia strappalacrime a parte, non ha davvero nulla. Sbaglia piatti su piatti, è arrogante, odiata da tutti, ma è sempre lì, più per meriti “divini” che suoi. La storia dei panetti è imbarazzante per entrambi. Manuela e Marianna erano state cacciate su due piedi per aver preso quello che alla fine era il loro panetto. Alberto, che aveva spostato un panetto non suo, si ritrova in un pressur tutto sommato semplice. Ludovica poi, beh, la cara ragazzina sembra proprio essersi scelta il panetto migliore di quelli disponibili e, con la scaltrezza di chi sa di aver fatto qualcosa di losco, si sbriga a rilavorarlo per nascondere quella che sembra essere l’impronta del mattarello di Kateryna. Furba e scaltra, tanto da ammettere, nei commenti, che “un errore può capitare a tutti“. Quindi, per gli autori di MasterChef, se un errore lo fanno Manuela e Marianna, a casa con gogna, se lo fa Ludovica, pazienza, è un errore. Questo è il tipo di tv che non ci piace, è il tipo di favoritismi di cui non sentiamo il bisogno. Iniziano a diventare troppi e, a lungo andare, rovinano lo spettacolo e la credibilità del programma. A CASA I FURBETTI
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