Giornata nera delle borse: crollo dei bitcoin
Bitcoin e criptovalute nell’occhio del ciclone della tempesta che sta colpendo le borse di mezzo mondo. Ieri Wall Street ha preso una bella scoppola con l’indice Dow Jones che ha perso il 4,6%, la peggiore performance degli ultimi dieci anni. La ricaduta sul mercato asiatico è stata immediata e oggi se ne sono visti i risultati con perdite ovunque: Tokio 4,6%, Shenzhen 4,4%, Shangai 3,3%, Sydney 3,2%, Seul 1,5%, e Hong Kong, che chiude per ultima, sotto del 4,4%.
Lo stesso copione hanno rispettato anche le borse europee con cali del mercato future di Francoforte del 3,2%, Parigi del 3,1% e Londra del 2,8%. La causa sarebbe la notizia risalente a venerdì scorso sui dati del rialzo degli stipendi negli Stati Uniti che farebbe temere una stretta sui tassi di interesse da parte della Fed con possibili conseguenze sul mercato obbligazionario. Insomma Jerome Powell, che ieri ha prestato il “giuramento” come nuovo presidente della Federal Reserve, è stato accolto a “dovere” dai mercati finanziari ed avrà da subito una vita movimentata.
All’interno del crollo delle borse si inserisce ma con dinamiche proprie il crollo dei bitcoin e in generale di tutte le criptovalute, crollo che va avanti dall’inizio dell’anno ma che sembra stia accelerando negli ultimi giorni. Questa mattina alle 10 un bitcoin era valutato 4.900 Euro, esattamente 24 ore fa era quotato 6.400 Euro, ricordiamo che al suo massimo a fine 2017 il valore sfiorava i 20.000 Euro. Ma tutte le criptovalute stanno avendo la stessa sorte con Ethereum in calo del 12% in un giorno e Ripple che è calato addirittura del 15% in una giornata. Comunque gran parte delle valute elettroniche è in calo tra il 10% ed il 20% e tra le meno forti il calo è anche superiore a quest’ultima soglia. Nella sua storia il bitcoin ha affrontato tempeste anche più dure di quella attuale come quando, nel 2010, perse in meno di un mese il 94% del proprio valore, ma a quel crollo seguì un rialzo record ed un suo rafforzamento.