“Sarà sempre nel mio cuore come una delle creazioni più riuscite”. L’addio di Verdone alla sua Magda

Il mondo del cinema piange Irina Sanpiter, l’indimenticabile Magda che nel 1981 fu protagonista insieme a Carlo Verdone di uno degli episodi di Bianco, Rosso e Verdone in cui interpretava la rassegnata moglie del precisino e logorroico Furio. Con i suoi occhioni arresi e malinconici e con il suo strozzato “Non ce la faccio più…Non ce la facciooo” urlato nel  bagno di casa, dava voce a tutte le Magde d’Italia costrette a sopportare i quotidiani soprusi psicologici di mariti insopportabili. Con quella scena Magda entrava nell’immaginario collettivo come la moglie arrendevole e schiacciata dalle incessanti e fastidiose vessazioni del marito che alla fine però riesce a riscattarsi (e liberarsi) da quel matrimonio non più sostenibile, scappando con il playboy Raoul (Angelo Infanti).

Irina Sanpiter si è spenta ieri all’età di 60 anni al Policlinico Umberto I dove era ricoverata da mesi, per l’aggravarsi della leucemia da cui era affetta da oltre trent’anni. Proprio poco dopo il successo e l’inaspettata fama arrivata con il film di Verdone, anziché il decollo di una luminosa carriera cinematografica, per Irina cominciava infatti in lungo calvario che l’ha allontanata dai riflettori per combattere in silenzio la sua lunga battaglia. «L’ho scelta per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda. Ma anche perché era sempre allegra, spiritosa, ironica. Grazie Irina per aver condiviso con me una bella commedia rimasta nel cuore di tanti spettatori. Ti ricorderò per sempre cara, dolce amica» ha scritto Carlo Verdone che, non appena appreso della scomparsa dell’attrice russa, ha dedicato alla sua Magda un lungo post su facebook.  «Il cinema, fortunatamente, ci “ferma nel tempo”. Illudendoci di una certa immortalità su uno schermo. Magda sarà sempre nel mio cuore come una delle creazioni più riuscite». E ogni volta che urleremo di non farcela più, anche tutti noi non potremo non pensare all’indimenticabile Magda.

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@vale_gallinari