Caramelle con spilli: caccia al killer nel bellunese

Caramelle con spilli – Una lettera minatoria ed un sacchetto pieno di spilli nel cortile di un asilo: nel bellunese è caccia al maniaco. L’uomo, che si firma Erostrato, sta seminando panico e costernazione tra gli abitanti delle frazioni montane di Cesiomaggiore e Santa Giustina. “Tutti mi devono temere”: queste le parole del maniaco di Belluno, scandite a colpi di spray fluorescenti su muri, chiese, cimiteri o distribuite attraverso il volantinaggio di missive minatorie disseminate nei cortili di plessi scolastici e luoghi pubblici. L’anonimo sta seminando panico e scompiglio all’interno della tranquilla comunità veneta che, ora , si è vista costretta a prendere misure cautelative per tutelare la propria incolumità. Soprattutto in seguito all’ultima trovata del mitomane che “ha fatto trovare nel cortile della scuola dell’infanzia di Cergnai una busta contenente caramelle gommose e spilli”, minacciando di “riempire parchi e strade di caramelle killer, miste a chiodi e lamette”, fino a quando non “ si farà una statua in suo onore”.

Caramelle con spilli – “Ora gli abitanti non ne possono più – commenta il sindaco di Santa Giustina, Ennio Vigne; e aggiunge: “Nelle ultime ore sono stato tempestato di telefonate di genitori in ansia, e molti si sono presentati direttamente in municipio per chiedermi cosa stia accadendo. Qui i bambini vengono lasciati dallo scuolabus sulla strada e gli ultimi metri se li fanno a piedi, salendo tra prati ingialliti dal freddo e senza pensieri. E vorrebbero continuare a farlo”.
La voce di un altro primo cittadino, Carlo Zanella, sindaco di Cesiomaggiore – anche lui finito nel tunnel minatorio del folle Erostrato – risuona come un vero e proprio ultimatum. “Questo vigliacco ha superato ogni limite– afferma Zanella – e ribadisce: ”Bisogna prestare attenzione, alzare il livello di guardia ma non creare panico. La mia convinzione è che questa persona non voglia portare in fondo le sue minacce”.
Intanto la Procura di Belluno che da mesi aveva aperto un fascicolo, pare abbia aggiunto anche l’ipotesi di reato per estorsione aggravata. Ed è proprio nelle forze dell’ordine che i primi cittadini sembrano riporre massima fiducia. “Io credo che le forze dell’ordine vadano lasciate lavorare e sono convinto che a qualcosa arriveranno” – dichiara Ennio Vigne. E intanto pare siano stati assoldati anche gruppi di nonni – vigili, un esercito solidale in servizio gratuito.

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