Piante contro il mal di testa: quando il rimedio è in natura
“Il mal di testa mi ricorda che ho un testa”, scrisse Roberto Gervaso in ‘La volpe e l’uva’. Ma a volte, questo disturbo del sistema nervo può essere invalidante. E se esistessero delle piante contro il mal di testa? I ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom-Cnr) e Istituto di scienze neurologiche (Isn-Cnr) – si sono interessati all’argomento con uno studio – pubblicato sul ‘Journal of Ethnopharmacology’ – sui rimedi vegetali usati dalla medicina popolare italiana tra il XIX ed il XX secolo, verificandone l’efficacia.
Il dottor Giuseppe Tagarelli dell’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom-Cnr) ha spiegato che “alla luce delle attuali conoscenze farmacologiche, circa il 79% delle piante contro il mal di testa utilizzate nel passato presenta metaboliti secondari (composti organici che non hanno una funzione diretta sulla crescita e lo sviluppo delle piante) con azione anti-infiammatoria e analgesica e comunque in grado di contrastare i meccanismi ritenuti alla base delle principali forme di cefalee. Componenti organici quali flavonoidi, terpenoidi, fenilpropanoidi sembrano poter bloccare, in vivo, i mediatori chimici coinvolti nell’insorgenza delle cefalee. Ad esempio, i diterpeni estratti dal girasole, dal sambuco e dall’artemisia agiscono sulle cavie come i fans, i farmaci antiinfiammatori non steroidei che solitamente si assumono contro le cefalee, oltre che per ridurre lo stato infiammatorio in patologie articolari, reumatologiche e muscolo-scheletriche. Questi metaboliti secondari sono infatti in grado di bloccare la produzione degli enzimi che favoriscono la biosintesi delle prostaglandine, mediatori dell’infiammazione”. Il 42% delle piante utilizzate dalla medicina popolare italiana per la cura della cefalea era già in uso nel periodo tra il V secolo a.C. e il II d.C. Ippocrate di Kos (V secolo a.C.), ad esempio, nell’antica Grecia, è stato il primo a descrivere i disturbi visivi che talvolta precedono un attacco di emicrania e gli eventuali rimedi contro il mal di testa. Insieme a lui, abbiamo anche le testimonianze di Plinio il Vecchio, Dioscoride, Galeno e Sereno Sammonico.
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