Gene Gnocchi minacciato da Forza Nuova per la battuta sul maiale

Gene Gnocchi minacciato da Forza Nuova per l’infelice battuta su Claretta Petacci. In realtà il comico ha spiegato che non c’era alcun intento di insultare la Petacci, che la battuta era riferita alla Meloni e che non ha dato della scrofa a nessuna. Purtroppo però la battuta non è ben riuscita ed il polverone che si è alzato è stato notevole. Ricapitoliamo. Nel corso della trasmissione “Di Martedì” mostrando la foto della scrofa che grufolava tra i rifiuti di Roma Gene Gnocchi ha detto che il suo nome era Claretta Petacci. Il comico ha poi spiegato che non voleva insultare la Petacci ma solo ironizzare sul fatto che essendo che la Meloni sta cavalcando la notizia per denigrare la Raggi e che quindi forse il maiale era suo, come prova ha detto che si chiamava come la compagna del duce. Probabilmente quando una battuta occorre spiegarla è perché non ha funzionato ma la spiegazione del comico faentino è comunque esauriente. Ma i media l’hanno riportata solo dicendo che “Gene Gnocchi insulta i morti e chiama un maiale Claretta Petacci”. Anche l’editorialista de “La Stampa” Mattia Feltri ha fatto questo errore superficiale. Figuriamoci se forze dichiaratamente di destra come Forza Nuova non facevano sentire il proprio sdegno.

 

gene gnocchiMentre sulla rete si moltiplicano gli insulti e le petizioni per cacciare Gene Gnocchi dalla tv, Forza Nuova fa sentire la sua voce “Senza troppe parole la nostra posizione è semplice, per noi il vero maiale è Gene Gnocchi. Non solo però. Invitiamo tutti quelli che portano Claretta nel cuore di prenderlo a calci nel sedere e a schiaffi futuristi ovunque questo balordo venga incontrato”. Prosegue il comunicato di Fn Roma pubblicato su Facebook “Tutto il resto sono chiacchiere. La lingua fa più danni della spada. Schiaffi e calci nel sedere sono l’unico calmiere della loro arroganza -. Gene Gnocchi maiale! Il grande pollaio di facebook dove i peggiori meschini si sentono liberi di dire, sparlare ed insultare, anche la memoria di persone uccise, tra l’altro, atto simbolo della peggiore ed infame barbarie antifascista”. Quindi probabilmente da un dileggio di una persona morta mai avvenuto siamo giunti a delle minacce, che sono un reato, reali. Ma probabilmente Gene Gnocchi non sporgerà denuncia per far placare gli animi. Di sicuro, come sempre, la spiegazione verrà ignorata dai più.

 

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@MassimoSilla_