I voti alla quinta puntata di MasterChef Italia 7
Continua il nostro viaggio settimanale con i cuochi amatoriali più famosi d’Italia. Se la scorsa settimana avevamo finalmente assistito alla più bella prova di eliminazione di questa stagione, la quinta puntata di MasterChef Italia 7 ci regala i due esatti opposti della trasmissione. Una prima parte con i fiocchi, merito dei simpaticissimi amici a quattro zampe dei giudici, e una seconda parte lunghissima, estenuante per concorrenti e spettatori. Una location da sogno non riesce a salvarci da una noia che, come il sole, non tramonta mai per tutto l’arco della serata. Ecco i nostri voti a quanto visto giovedì sera su Sky Uno:
VOTO 10: I QUATTRO GIUDICI CON I LORO CANI – Dobbiamo ammetterlo, questa volta gli autori si sono superati. L’idea di fare una prova per giudici e relativi cani è stata a dir poco azzeccata. Non tanto per i giudici, quanto per i loro fedeli amici a quattro zampe. I quadrupedi, ospiti della puntata, hanno letteralmente sbancato e se, ad esempio, non ci ha stupito vedere che il cane di tenerona Klugmann è niente po’ po’ di meno che il Commisario Rex, (ribattezzato per l’occasione Mojito) vedere Cannavacciuolo con quello scricciolo di Teddy ci ha fatto ridere a prescindere. Vasco è stato altezzoso e distaccato come il suo padrone Bastianich, mentre per Tecla e Barbieri bisogna fare un voto a parte, visto che sono stati una coppia comica degna di Stanlio e Ollio. Prova divertentissima, cani adorabili, l’inizio di serata migliore che si potesse immaginare. Mancava solo Cracco alla Dick Dastardly con Muttley. BAU
VOTO 9: LA SUICIDE SQUAD DI MASTERCHEF – C’è questo film della DC dove tutti i supercattivi dei fumetti vengono messi assieme formando una squadra di improbabili antieroi. La squadra blu dell’esterna della quinta puntata di MasterChef Italia 7 era più o meno la stessa cosa. Come nella più popolare delle tradizioni scolastiche, quando si fanno le squadre con i capitani ci sono sempre gli ultimi, gli scarsi, quelli che nessuno vuole. Questa volta hanno ben visto di metterli tutti assieme: Ludovica, Italo, Matteo, Fabrizio e Giovanna. Un mix di cocciutaggine, arroganza, panico e insubordinazione che raramente si è visto in una brigata. Speravamo tutti, fortissimo, che potessero vincere e invece hanno perso. Tra Ludovica che cercava riscatto come capitano ma veniva ignorata da tutti e Italo che continuava con la sua tattica da troll che spezia tutto a tradimento, gli altri sono stati incapaci di porre un freno ad un gruppo esplosivo. Almeno ci hanno fatto divertire. LA COSA MIGLIORE DELL’ESTERNA
VOTO 8: LA SERATA DI CHEF BARBIERI INSIEME A TECLA – Il solo fatto che Tecla, dolcissimo cane di chef Barbieri, fosse alta quanto lui era di per se abbastanza divertente; Quello che ci ha fatto morire dalle risate è stato che la migliore amica dello chef si sia ben vista dal fare qualsivoglia cosa le chiedesse il suo padrone. Tecla lo ha trascinato a destra e sinistra nello studio, ha ignorato il cibo preparato per lei, salvo poi poggiare il suo enorme musone sul tavolo riservato agli “umani”. Barbieri, dopo mezz’ora di puntata, era madido di sudore e completamente in balia della sua cucciolona. Se il programma finisse oggi, loro due avrebbe un futuro assicurato come coppia comica. MERAVIGLIOSI
VOTO 7: LA SALVEZZA DI GIOVANNA – Giovanna, come Jose la scorsa puntata, si era arresa. Aveva gettato la spugna, togliendosi il grembiule e chiedendo di essere eliminata. La fatica di una prova straziante aveva avuto la meglio su di lei. Ci ha pensato chef Barbieri a convincerla quantomeno a tentare. Lei non solo ha tentato, ma è riuscita anche a creare un piatto in grado di garantirle la salvezza. Questo episodio ha due chiavi di lettura. Il primo, sulla forza di Giovanna. Non è facile riuscire quando ci si sente sopraffatti, quando si molla. Lei ha trovato delle forze che non pensava di avere e ha stupito tutti, se stessa in primis. Il secondo è che qualcuno è andato ugualmente a casa dopo una prova profondamente ingiusta. Solo una settimana fa abbiamo assistito ad una concorrente salvata “per la cazzimma” e non per il piatto, oggi invece viene salvato il piatto e non “la cazzimma”. Delle due l’una, o conta l’atteggiamento o come si cucina, altrimenti avremo sempre l’idea che è tutto già deciso. DECISIONI DUBBIE
VOTO 6: LA CARRIERA DA MACELLAIO DI FABRIZIO – Vedere Fabrizio alle prese con gli ossi da dare ai cani è stato semplicimente spassoso. In un colpo solo lo abbiamo visto “trollare” Barbieri, colpire delle costolette con la stessa foga di un Serial Killer in un film dell’orrore e ribadire il suo essere un personaggio totalmente fuori da ogni schema. Fabrizio è assolutamente indecifrabile. Potrebbe essere il vero “personaggio” di questa edizione ma, purtroppo per lui, c’è Italo che ne combina una dopo l’altra. La nostra speranza è che i due, con l’avanzare del programma, ci regalino un’escalation di numeri come solo loro sanno, altrimenti sarà solo noia. SIAMO NELLE VOSTRE MANI
VOTO 5: IL CLIMA SERENO E RILASSATO TRA LE CONCORRENTI FEMMINILI – Quest’anno, va detto, nella cucina di MasterChef c’è un clima sereno e rilassato come poche altre volte. Joayda odia Ludovica. Ludovica odia Joayda. Denise odia il mondo. Giovanna odia tutte le altre concorrenti femminili tranne Manuela. Manuela non odia nessuno e sembra sempre Biancaneve quando canta con gli uccellini. Quest’anno il porta coltelli più in voga sembra essere la schiena delle vicine di banco. Se lo spettatore medio non fosse ancora sicuro del clima di assoluto terrore e menzogna che si respira negli studi di Sky, basta sentire le parole dell’eliminato Michele, che dopo essere tornato da circa venti minuti prima di essere nuovamente buttato fuori, invece di salutare zii, mamme, nonne e amici del baretto implora ai presenti di essere meno meschini e opportunisti, parlandosi un po’ meno alle spalle. TUTTO BENISSIMO, UNA CLASSE UNITA
VOTO 4: LA PROVA DELLO STOCCAFISSO – Io mi immagino la scena. Trasferta in Norvegia. Zero ore di sonno per l’emozione. Mille ore di prove, emozioni, delusioni. Hai anche perso e devi andare al pressure. Il pressure non si farà in Italia, ma lì, in Novergia, al freddo e quasi a notte fonda. Ecco spuntare dei bellissimi stoccafissi norvegesi. Ma stiamo scherzando? Io, come minimo, avrei preso il suddetto stoccafisso e lo avrei usato per randellare quel simpatico gruppetto di autori che ha deciso di trasformare una prova di cucina in una maratona a chi crolla prima. I concorrenti, distrutti, hanno rischiato di tagliarsi mani e pollici opponibili (e tanto, col freddo che c’era, non se ne sarebbero nemmeno accorti). Ho visto aspiranti chef tagliare rivolgendo la lama verso il loro stomaco, per dire. Roba che se ti scappa fai harakiri. Una prova senza senso, motivata solo dal sadismo più spietato. E alla fine, per concludere il cerchio, sei riuscito anche ad avvantaggiare colui che aveva fatto più disastri di tutti, Italo, facendolo riposare mentre gli altri si dannavano ulteriomente l’anima. MA MASTERCHEF LO SCRIVE DE SADE?
VOTO 3: IL FAMOSO PANE NORVEGESE – No, vostro Onore, io non sono convinto. Il famoso “pane norvegese” specialità dei pescatori dei Fiordi, a me sembra proprio di conoscerlo già. Quello è chiaramente pane carasau, non scherziamo. Ora, come abbia fatto il pane carasau a divenire piatto tipico norvegese, rimane un bel mistero. Ho visto delle scene tagliate della puntata dove “i pescatori” norvegesi stavano arrostendo anche un bel pørkeddü, ovvero il tipico maialino norvegese che viene arrostito nei giorni di festa su lunghi spiedi. Il tutto tra canti, mirtōnen (liquore che si ricava da alcune bacche che crescono solo al circolo polare artico) e i famosi pastori norvegesi. A CHI VOGLIAMO DARLA A BERE?
VOTO 2: L’IMMORTALE LUDOVICA – Alla fine ne resterà solamente uno, e quell’uno sarà Ludovica. Non parliamo dei vincitori di MasterChef, per carità. Parliamo degli highlander, la razza di immortali che vivono finché un altro highlander non viene a staccargli la testa. Ludovica è chiaramente un highlander. In realtà non ha 19 anni, ma 1219, e il suo scopo non è di diventare un cuoco ma di far uscire allo scoperto gli altri come lei. Perché di cucina, diciamocelo francamente, fino ad ora non ne ha fatta vedere granché. Lei ha la capacità di finire sempre tra i peggiori, non salta un pressure nemmeno per sbaglio ed è sempre simpatica come le chiavi della tua macchina che finiscono in un tombino. Però ha un pregio, ovvero che ha il potere di finire sempre al ballottaggio con qualcuno che molla o che fa un piatto talmente indegno da non poter essere neanche guardato. Ecco, se capitate in ballottaggio con lei sappiate che siete fregati. SE CONTINUA COSÌ VINCE MASTERCHEF
VOTO 1: L’ELIMINAZIONE DI MICHELE E LE COLPE DI CAPITAN FINDUS – Io sto con Michele, questo è quanto. Se nella quinta puntata di MasterChef Italia 7 lui è uscito, la colpa è solo e soltanto di una persona: Capitan Findus. Si. Perché tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto che nei mari del nord, quindi anche in Norvegia, i capitani di domani pescano il merluzzo e lo surgelano già fatto a bastoncini panati e pronto da friggere. Il suo piatto era questo, un italico e fanciullesco bastoncino Findus fritto. Cosa c’è di più delizioso e semplice, pensando ad un alimento che tutti i bambini odiano profondamente? Per questo oggi io dico che lui non solo non doveva uscire, ma doveva essere premiato, doveva essergli riconosciuta una giusta dose di onore per aver omaggiato uno dei veri pilastri della nostra società. Mi spiace per la tua uscita Michele, genio incompreso. O CAPITANO, MIO CAPITANO!
VOTO 0: LA DURATA TROPPO CORTA DELL’ESTERNA – Bellissima l’idea di andare in Norvegia per fare l’esterna di questa settimana. Bellissimi i panorami mozzafiato, l’idilliaco pesino di pescatori e le balene. Avrei però qualcosa da ridire sulla durata della prova stessa, a mio avviso estrememente corta. Reputo che uscire in barca all’alba, pescare, cucinare una prima volta per i pescatori e una seconda per le loro mogli, sfilettare uno stoccafisso e poi cucinarlo dopo circa 18 ore, sia un po’ poco. Non siamo mica in vacanza, qui si lavora. Gli aspiranti chef devono mettersi in testa che questa è una vita di rinunce e sofferenze e io non vorrei che loro pensassero che possa essere sempre rilassante come lo è stato nella quinta puntata di MasterChef Italia 7. Giovanna ha avuto quasi un crollo del sistema nervoso (forse a causa del troppo relax) e qualcun altro ha rischiato di diventare la controfigura di Hook, Capitan Uncino. La seconda puntata di ieri è stata così entusiasmante che, ad un certo punto, per mantenere la mia vita su un giusto livello di gioia ho deciso che il prossimo derby di Roma lo vedrò in Curve Sud indossando la maglia della Lazio. LA PROSSIMA VOLTA FACCIAMOLA UN PO’ PIÙ LUNGA, GRAZZZZ….
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