“Travel Bragging”: l’aspetto social dei viaggi
Viaggiare e postare, ecco la nuova era dei viaggi. Sembra infatti che il fenomeno del “travel bragging” stia prendendo sempre più il sopravvento soprattutto tra i giovani che, secondo una recente ricerca di Hotels.com, senza smartphone non si godrebbero nemmeno la vacanza.
E’ sfida allo scatto più bello, quello che può immortalare la vacanza “cool” e che possa in qualche modo suscitare l’invidia di qualcuno. Se Internet da una parte ha ridimensionato in meglio le nostre vacanze, grazie ad informazioni utili e dettagliate circa la meta, il tempo, il cosa fare sul posto e dove andare, ci ha, dall’altro lato, privati di quella dolce semplicità che regnava sovrana ai tempi delle antiche agenzie di viaggio. Ecco l’aspetto social dei viaggi, con gli smartphone sempre in mano!
IL VIAGGIO “ACCHIAPPA LIKES”
Un tempo le ore di viaggio passate in aereo che separavano i viaggiatori dalla meta, rappresentavano la “dolce attesa”, il non stare più nella pelle per l’arrivo nel luogo prescelto per passare le vacanze. “Cosa ci aspetterà? Cosa vedranno i nostri occhi? Sarà veramente così bello quel mare caraibico che si vede nelle cartoline?“. Oggi tutto questo non esiste quasi più e si limita all’immaginazione del “Selfie acchiappa likes”, di quella foto accattivante, folle o selvaggia di quel “welcome a Tulum”, per esempio, che immortalerà per sempre la svolta della nostra “finta” vacanza. Questa è la generazione di oggi, i cosiddetti “Millennials”, la Generazione y, di ragazzi e ragazze nati tra la fine degli anni ’80 e inizi anni ’90 che viaggiano per postare. Così i giovani tendono sempre di più ad arricchire i loro post con parole chiave, meglio conosciute come hashtag, che invitano gli utenti ad una pronta reazione; tra i più comuni c’è #TravelBrag. Per attirare l’attenzione poi si punta sul cibo, che resta uno tra i soggetti più fotografati, ma all’appello non può mancare la vista dall’Hotel, che figura tra i requisiti principali per la scelta del soggiorno. Perché una volta posati i bagagli, il primo step è quello di tirare fuori il proprio smartphone e condividere uno scatto con la propria community social, motivo per cui, circa il 23% dei turisti, si rifiuta di prenotare un hotel sprovvisto di connessione Wi-Fi gratuita.
MAMMA HO PERSO LA BATTERIA
Avete presente “mamma ho perso l’aereo?” ecco, triplicate il tutto all’ennesima potenza. Che guaio sarebbe se durante una vacanza al vostro smartphone si scaricasse la batteria, o peggio si rompesse? Secondo il Mobile Travel Tracker 2017, più di un millennial su quattro teme che senza smartphone non si divertirebbe affatto. Una prospettiva che li spaventa di più che perdere l’aereo o arrivare tardi in aeroporto. Dati sconcertanti che rischiano di mettere a repentaglio la nostra stessa vita. A volte per un “selfie rischioso”, quello che potrebbe raggiungere picchi altissimi di like, si rischia davvero tanto. Una vacanza in simbiosi con i social, con lo smartphone, whatsapp ed Instagram, ecco la vacanza perfetta di oggi. Molto lontana dalla vacanza in stile “carte sotto l’ombrellone, ghiacciolo dopo pranzo e facciamoci un tuffo per vedere chi arriva prima”. Unico obbiettivo: deve stupire.
GLI SFONDI MIGLIORI
Al primo posto i parchi divertimenti targati Disney, ma poi Times Square e Central Park, la Tour Eiffel, il Museo del Louvre a Parigi, il Ponte di Brooklyn e la strip di Las Vegas. Ecco gli scenari più fotografati per un selfie da sogno, quello che proprio non può mancare per una vacanza da sogno. Nella top ten della classifica rientrano anche Las Vegas, lo spettacolare Atlantis The Palm di Dubai e il Fontainebleau di Miami Beach. Anche le spiagge bianca e il mare cristallino rappresentano una risorsa fondamentale per la foto, senza la quale il vostro viaggio, secondo i millenials, potrebbe trasformarsi in un #epicfail. Tradotto: meglio restare a casa! Poi ci sono gli effetti, i colori, i ritocchi, ed ecco che i secondi diventano minuti e poi ore, le giornate volano via ed è già tempo di rientrare alla base. Non solo giovani, ma anche gente adulta e bambini, così non ci si riesce a staccare dal nostro cellulare. A fine vacanza la domanda è sempre la stessa:-” Ti sei divertita/o?”. “Come no!”. “Hai visto le foto?!”.
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