Una vacanza estrema alla scoperta delle Isole remote
Quante volte arrivati a quella famosa strofa del “Cinque Maggio” di Alessandro Manzoni e più dettagliatamente ai versi che recitano: “Tutto ei provò. La fuga e la vittoria, la reggia e il triste esilio”, vi siete immaginati Napoleone Bonaparte nella sua isola di Sant’Elena? E quante altre avete provato a dare un volto a questo atollo immerso nell’Oceano Atlantico?
Isole secolari, sperdute nell’Atlantico e nel Pacifico, sono da sempre il sogno di molti. Da Flores, in Indonesia all’Isola di Pasqua e “Canton Island, nel tratto che collega l’Australia alle Hawaii, ecco la nuova sfida dei tour operator: rendere queste Isole remote accessibili a tutti.
L’ISOLA DI NAPOLEONE: SANT’ELENA
Dopo secoli di isolamento, famosa per avere ospitato Napoleone Bonaparte durante il suo esilio e poco prima della sua morte, l’Isola di Sant’Elena, con appena cinque mila abitanti, ha assaporato la libertà spogliandosi di quell’areola di mistero che l’ha sempre caratterizzata. Infatti, a metà ottobre, è stato inaugurato il primo aeroporto della capitale Jamestown. Le sei ore di traversata che separano Sant’Elena dall’aeroporto sono state ribattezzate come lo “scalo più utile del mondo”. Una meta destinata a regalare grandi soddisfazioni al turismo, se si pensa che potrebbe ospitare fino a trenta mila turisti grazie al suo profilo ambientale e storico che la rendono unica al mondo. In questo piccolo atollo, immerso nell’Oceano Atlantico Meridionale è stato anche inaugurato il primo hotel di lusso, pronto ad accogliere anche i viaggiatori più esigenti.
FLORES E RAJA AMPAT: LE MUSE DELL’INDONESIA
l’Indonesia con le sue acque cristalline e spiagge di sabbia bianchissima, è da sempre una meta che attrae milioni di turisti ogni anno. Oltre a Bali, Sumatra e Giava questa terra ha molto altro da offrire; infatti sono infiniti i minuscoli atolli dissipati qua e là. Tra i più preziosi vi sono Flores e Raja Ampat. La prima isola presenta una rigogliosa vegetazione, rimasta fortunatamente intatta nei secoli e ricopre un ambiente molto suggestivo, caratterizzato infatti dai suoi tredici vulcani. Qui, a poche ore di volo da Bali, si può entrare in contatto con i popoli antichi del luogo che non conoscono la modernità e vivono di “riflesso proprio”, di quanto basta per vivere. Un luogo magico in cui sembra che il tempo si sia fermato secoli fa. La seconda, a sei ore di volo da Giacarta, si caratterizza per un gigantesco parco marino, immerso in una favolosa e quasi surreale barriera corallina dai colori accesi e vivaci. Un paradiso terrestre per gli amanti del sub!
RAPA NUI: LA REGINA DELLE TERRE REMOTE
Rapa Nui, conosciuta anche come l’isola di Pasqua, è il simbolo delle terre remote. Ancora oggi purtroppo è impiantata nel suo isolamento secolare dal quale difficilmente riesce ad uscire, forse per l’inospitalità della terra. Infatti, nonostante alcuni turisti abbiano avuto il coraggio di visitarla, vi è solo una compagnia aerea che decolla dal Cile o dalla Polinesia che permette di giungervi. Rapa Nui è forse l’isola più sperduta del mondo, ma ben presto, grazie alle novità ideate dai tanti e numerosi circuiti turistici, potrebbe divenire una meta di vacanza accessibile a tutti. Un viaggio lunghissimo, una traversata quasi infinita che regalerà ai vostri occhi un magico paradiso, ideale ogni tipo di vacanza: all’insegna del relax, ma anche di divertimento, per i vacanzieri da spiaggia, ma anche per gli avventurieri.
CANTON ISLAND, RAPA ITI E ISOLE SVALBARD: ALL’ESTREMITA’ DEL MONDO
Canton Island, situata nel tratto che collega l’Australia alle Hawaii, immersa nell’Oceano Pacifico, si caratterizza per la più grande area marina protetta del mondo, Phoenix Islands Protected Area. Sul suo territorio è presente un’obsoleta pista d’atterraggio costruita durante la Seconda Guerra Mondiale e anche le costruzioni dell’ambiente circostante sono di vecchia data, risalenti alle prime rotte commerciali e alle visite occasionali di fine anni ’70 della guardia costiera degli Stati Uniti d’America. Rapa Iti invece, situata nella Polinesia Francese, viene etichettata come la “località europea”, facente parte del protettorato transalpino, più lontana dalle nostre latitudini. Per raggiungerla bisogna partire da Thaiti, per un totale di cinquanta ore di navigazione via mare. Le isole Sbalbard, situate nel Polo Nord, sono invece facili da raggiungere, ma a renderle meta di difficile destinazione è il loro clima non certo mite! Tra le tante e altre isole ci sono anche Tristan da Cunha, Tufino di fronte al Canada e l’Ishigaki-jima in Giappone. Isole “remote” che potrebbero candidarsi per uscire dal loro isolamento secolare e divenire nel tempo mete per un turismo felice.
Vai alla home page di LineaDiretta24