Febbre da oroscopo di inizio anno: 9 italiani su 10 non resistono al richiamo

Il nostro destino è scritto nelle stelle: dall’antichità a oggi, anno dopo anno, è una frase che siamo soliti sentire sin dal giorno della nostra nascita. E non importa che tu sia un filosofo, un contadino o un medico: la febbre da oroscopo ti colpirà a prescindere, almeno una volta. Quando? Proprio ora, a gennaio, poiché l’anno è appena cominciato e la sete di sapere sull’avvenire dei prossimi mesi, solletica la curiosità anche del soggetto più scettico.

Secondo lo psichiatra Tonino Cantelmi, sono pochi gli italiani che riescono a resistere al richiamo da febbre da oroscopo delle riviste con le previsioni segno per segno di questo anno appena cominciato. Infatti si stima che a consultare gli oroscopi in questi giorni siano nove persone su dieci, con una percentuale di persone che si lasciano condizione in ogni aspetto della vita (sono uscito stasera ma non ho letto l’oroscopo, canta Calcutta). “Siamo tutti suggestionabili e influenzabili: è il paradosso dell’irrazionale nell’era della tecnologia, che risponde a un bisogno ancora insoddisfatto, nonostante i grandi progressi della scienza, quello di controllare il futuro. In Italia, poi, tendiamo a essere superstiziosi. E se c’è chi guarda agli oroscopi con scetticismo, o come una forma di gioco collettivo, l’illusione ancora regge: nella migliore delle ipotesi sappiamo che è una sciocchezza, ma leggiamo lo stesso le previsioni per il nostro segno zodiacale”, ha dichiarato lo specialista. E questo perché accade? Per un semplice motivo: gli italiani credono ancora ai maghi e ai cartomanti. Dunque, questa febbre da oroscopo colpisce a prescindere dal ceto sociale di appartenenza poiché si spera di ottenere informazioni dall’astrologia sul denaro, la salute, l’amore e il lavoro. Il consiglio di Tonino Cantelmi è “quello di provare con un proposito per il nuovo anno: non guardiamo l’oroscopo del 2018. Anche perché c’è un fenomeno in psicologia, quello della profezia che si autoavvera. Se veniamo suggestionati, alla fine ci condizioniamo e senza accorgerci facciamo realizzare il vaticinio che ci aveva tanto colpito. Meglio evitare, dunque. Fosse per me, gli oroscopi sarebbero da abolire”.

“Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo”, scrisse Umberto Eco ne Il Pendolo di Foucault. E forse, dovremmo fare tesoro di queste parole.

 

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@_mchiara