#whitewednesday, continuano le proteste in Iran
Nella città di Teheran si è svolta nei giorni scorsi una protesta contro il regime che, tra le varie privazioni, nega alle donne la libertà di decidere come vestirsi in pubblico. Il 28 dicembre è stata arrestata la ragazza che protestava senza velo, con i lunghi capelli sciolti sulle spalle, che aveva sfidato il regime di Teheran rivendicando la libertà sacrosanta di poter scegliere se indossare o no l’hijab in pubblico.
#whitewednesday: la rivolta delle donne contro l’hijab
La donna arrestata aveva abbracciato il movimento femminista denominato “My stealthy freedom”, nato sul web nel 2014 e promosso dalla giornalista iraniana (nonché attivista molto apprezzata) Masih Alinejad. Questa campagna nata su Facebook promulgava fotografie e video dove le donne erano le vere protagoniste, dove cercavano di raggiungere l’affermazione di sé, il riconoscimento del diritto di scegliere se indossare o no il velo. In Iran infatti ancora oggi è proibito alle donne mostrarsi senza velo nei luoghi pubblici. Una donna colta in flagranza di reato viene immediatamente arrestata e in seguito obbligata a frequentare dei corsi di rieducazione sociale, come se fosse un comportamento “malato” da correggere. Così, dopo l’arresto della giovane, la giornalista e attivista Masih Alinejad, già fondatrice della campagna social “My stealthy freedom”, ha lanciato in rete un’altra campagna denominata #whitewednesday, a favore delle donne e del loro diritto di scegliere il proprio abbigliamento. Intanto proseguono le proteste per le piazze e le strade iraniane e, nella notte tra lunedì e martedì sono stati barbaramente uccisi nove manifestanti mentre protestavano contro la corruzione dei politici al governo.
Dall’inizio della protesta inoltre sono state arrestate circa 450 persone alcune delle quali, essendo state accusate di aver proclamato una vera e propria “guerra contro Dio”, rischiano oggi la pena di morte. Ad oggi le vittime che hanno manifestato il loro dissenso al regime iraniano sono 23. La protesta, uscita da Teheran, si è estesa già ad altre città. In questi giorni l’Unione Europea sta seguendo da vicino le proteste dei cittadini iraniani e si aspetta che il regime iraniano garantisca ai propri cittadini la libertà e il diritto di manifestare in modo pacifico.
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