Caso Donnarumma: la lunga notte di Gigio
CASO DONNARUMMA, CI RISIAMO – Quando, la scorsa estate, ci fu il primo “caso Donnarumma”, fummo tra i pochi a spendere parole di comprensione per il giovane portiere del Milan in questo articolo. L’ennesima sparata del suo procuratore Raiola però, ha cambiato completamente le carte in tavola, rendendo di fatto indifendibile il giocatore. L’antefatto è questo. Secondo quanto riportato il 12 dicembre dal Corriere della Sera, Raiola avrebbe contattato il Milan per chiedere la rescissione del contratto di Donnarumma. Il motivo? Le pressioni che la società rossonera avrebbe effettuato sul suo assistito per obbligarlo a firmare il rinnovo da 5 milioni annui fino al 2021. Secondo quanto lasciato trapelare dall’avvocato di Raiola, Donnarumma, al momento della firma, non era assistito né dal suo procuratore, né dall’avvocato, uscito per protesta al momento delle firme. L’enturage del giocatore avrebbe quindi chiesto la risoluzione del contratto per la presunta “violenza morale che il ragazzo avrebbe subito all’atto della firma”, con il contratto depositato in Lega senza la clausola, mai sottoscritta dalla controparte.
CASO DONNARUMMA: TUTTI CONTRO RAIOLA – Ovviamente, la partita di Coppa Italia di mercoledì sera tra Milan e Verona, è diventata lo scenario ideale per sfogare l’ira dei tifosi. In un San Siro semi deserto è apparso uno striscione che poco lasciava al caso: “Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene, la pazienza è finita!” con bordate di fischi e insulti per tutta la durata della partita. Il giocatore, ripreso dalle telecamere Rai, è stato contestato al grido di “Gigio vattene” ogni volta che toccava palla, finendo la partita praticamente in lacrime. La storia d’amore tra la giovane promessa e i suoi tifosi sembra essere definitivamente tramontata e ora si respira un’aria da separati in casa.
CASO DONNARUMMA: LE PAROLE DI GATTUSO E DEL MILAN – A cercare di mettere “una pezza” ad una situazione che rischia di destabilizzare ancora di più un ambiente già caldo come quello del Milan, ci ha provato l’allenatore Gattuso. In conferenza stampa si è espresso così sul caso Donnarumma: “pur rispettando i tifosi, si sta facendo passare un ragazzo così giovane come un mostro. Non se lo merita, ha valori incredibili. Dobbiamo tutelare un ragazzo in grandissima difficoltà. Non ha saltato mai un allenamento o una partita, dopo il pareggio con il Benevento ha pianto. Io vedo un ragazzo che si allena con grande professionalità e voglia: è il portiere più forte del mondo e un grandissimo uomo. Se la società dice che non vuole vendere, cosa devo dire di più? Gigio non mi ha mai detto che vuole andar via. E non ho detto che Mino sta convincendo il ragazzo. Vediamo come andrà a finire”
Il Milan è intervenuto sulla questione attraverso le parole del suo ds, Mirabelli: “Non tutte le colpe sono di Gigio Donnarumma. Purtroppo sappiamo da dove viene il male, speriamo nei prossimi mesi di risolvere il problema. Gigio dovrà venire a supplicarci di mandarlo via. Semmai dovesse succedere, qualsiasi squadra arrivi detteremo noi le condizioni. Non ci facciamo prendere per il collo da nessuno. Io credo che un giorno si accorgerà dove sta il bene e dove sta il male”.
CASO DONNARUMMA: IL TWEET DI LETTA – Anche l’ex presidente del consiglio Enrico Letta, tifoso del Milan, ha voluto dire la sua sul caso Donnarumma attraverso i social network. “Mi spiace dirlo, ma fossi in Curva a #SanSiro, stasera #Donnarumma lo fischierei“. Questo il messaggio del politico, evidentemente esasperato, come tutti gli altri tifosi, da una situazione che sta facendo del male a tutti, in primis al ragazzo stesso.
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