SuperMario Matt beffa tutti in slalom
C’è da sganasciarsi dal ridere per quello che è successo a Sochi in occasione dello slalom speciale degli uomini. Ovviamente nessuno si sarebbe giocato una lira sull’arzilo trentaquattrenne austriaco che sta facendo bene anche in Coppa del Mondo.
Pur avendo iniziato la stagione alla grande con una vittoria ed un secondo posto (e Levi ed in Val d’Isere), negli ultimi appuntamenti era spesso uscito pur essendo sempre tra i migliori, lui storicamente va a tutta. Con l’attenzione mediatica che è pesata su altri, Hirscher su tutti, il veterano si è tolto l’ultima soddisfazione della sua strepitosa carriera di slalomista con l’oro olimpico. Avevamo davvero bisogno di quest’ultima sorpresa a questi giochi di Sochi. Dopo l’epocale slalom femminile tra le due titane della specialità proprio non ci aspettavamo l’exploit di Mario Matt. Uno che ci ha costretto nelle ultime due stagioni a dedicargli articoli per prestazioni straordinarie che vista l’età sembravano sempre possibili canti del cigno. Col cavolo! Medaglia d’oro ai mondiali di St. Anton del 2001 si ripetè nel 2007 ad Are per poi andarsi a prendere un bronzo anche a Schladming nel 2013, immortale. Ora arriva il titolo olimpico, ed a guardare Matt in faccia si direbbe che potrà essere di sprono per prepararsi per i giochi di Pyeongchang 2018 quando a soli 38 anni potrà difendere il titolo di Sochi. Argento al favorito della gara Marcel Hirscher che completa il pacchetto di medaglie austriache in slalom: tra maschi e femmine siamo a quota 4. Bronzo strepitoso quello preso per i colori della Norvegia da Kristoffersen che con i suoi diciannove anni è il futuro di questa disciplina ed insieme a Jansrud fa sorridere gli scandinavi delusi dai risultati di Svindal bravo quanto sfortunato sulla Rosa Khutor. Il nostro Stefano Gross è arrivato quarto con una gara davvero eccellente nella prima manche quando ha staccato il terzo tempo pur essendo partito con un pettorale molto complicato. Nella seconda è andato bene ma è stato preceduto dal norvegese di un soffio, precisamente cinque centesimi di secondo: sfortunato quanto bravissimo il nostro Stefano. Lo spettiamo in Coppa, come gli altri azzurri, tutti bravi a queste olimpiadi.
SNOWBOARD– Se non condividiamo i piagnistei sulla malasorte che ci accompagna per le tante medaglie di legno prese, nelle ultime prove di snowboard di ieri effettivamente rimediare due quarti posti è stato davvero dolorosissimo e pure un evento un pelo sfortunato. Se siamo completamente assenti nelle discipline acrobatiche dello snowboard, in quelle alpine invece abbiamo atleti capaci. Anche se le nostre migliori possibilità erano col boarder cross ieri nello slalom parallelo avevamo portato un’atleta sia nella semifinale femminile che in quella maschile: Corinna Boccacini ed Aaron March. Purtroppo gli azzurri sono finiti entrambi quarti, ma poco male la cosa più importante in queste gare è quella di esserci ed essere competitivi, cosa che si è verificata. Per la cronaca il russo (statunitense) Vic Wild si è appeso al collo l’oro anche in questa disciplina dopo quello preso in gigante realizzando la prima doppietta della storia olimpica. Alle sue spalle lo sloveno Kosir e l’austriaco Karl. Nel settore femminile la campionessa è l’austriaca Dujmovitz argento e bronzo rispettivamente per le tedesche Karstens e Kober.