Morto don Riboldi, prete dei terremotati e della lotta alla camorra
Si è spento all’età di 94 anni Don Antonio Riboldi, carismatico vescovo emerito di Acerra e uomo di chiesa sempre attento ai temi della legalità e della solidarietà. E’ deceduto all’alba dopo una lunga malattia nella casa dei monaci Rosminiani a Stresa in cui si trovava sin dall’estate scorsa. Nell’immaginario collettivo Don Riboldi ha legato il suo nome alla testimonianza contro la camorra, tanto da essere messo sotto scorta, e al sostegno delle popolazioni terremotate del Belice, nel 1968: negli anni Ottanta infatti fu promotore della manifestazione storica che portò migliaia di giovani ad Ottaviano, la città del boss camorrista Raffaele Cutolo, contribuendo a rompere il muro di omertà sulla criminalità organizzata. Prima di esser nominato vescovo ad Acerra, Riboldi aveva legato il suo nome alla solidarietà per i terremotati del terremoto del Belice del 1968, in Sicilia facendosi voce di chi viveva la freddo nelle baracche: “Ricordo quella notte” -aveva raccontato nel 2013 in un’intervista rilasciata alla Diocesi di Mazara del Vallo- “in pigiama uscimmo tutti e tre sacerdoti percorrendo le strade piene di calcinacci cercando di aiutare chi fosse stato colto in casa…”
Don Riboldi incontrò anche numerosi criminali in carcere, tra cui lo stesso Cutolo, e al presule sono attribuiti i pentimenti di alcuni ex camorristi. Nonostante la rinuncia all’esercizio episcopale per i limiti d’età raggiunti nel 1999, il vescovo emerito aveva scelto di restare ad Acerra, città che gli ha conferito un paio di anni fa la cittadinanza onoraria, e fino a quando le forze glielo hanno consentito ha continuato a celebrare Messa nella chiesa dell’Annunziata. Curioso e aperto alla modernità, Riboldi è stato uno dei primi vescovi a sbarcare su Internet nel 1997 facendo arrivare le sue omelie a migliaia di persone.
Dopo una messa, prevista per martedì, nel convento dei monaci rosminiani a Stresa, la salma di monsignor Riboldi è attesa ad Acerra (NA) dove saranno celebrati i funerali, ma ancora non è chiaro se la sepoltura avverrà all’interno della cattedrale che ha tanto amato, così come da desiderio del presule.
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