Addio a Francesco Di Giacomo del Banco
Morto in un incidente stradale il cantante Francesco Di Giacomo, frontman della band progressive Banco del Mutuo Soccorso. L’incidente è avvenuto a Zagarolo (RM), in Via Valle Del Formale nei pressi del centro sportivo. Secondo le prime ricostruzioni il cantante, alla guida di una Toyota, avrebbe accusato un malore e perso il controllo, finendo contro una Rover che sopraggiungeva sulla carreggiata opposta.
Di Giacomo è morto durante il trasporto verso l’Ospedale di Palestrina. Avrebbe compiuto 67 anni il prossimo 22 agosto.
LA BAND
I Banco del Mutuo Soccorso nascono a Roma nel 1969. Ad una formazione sperimentale con i fratelli Gianni e Vittorio Nocenzi alle tastiere, Fabrizio Falco al basso, Mario Achilli alla batteria e Franco Coletta alla chitarra (questi ultimi due presto sostituiti da Claudio Falco e Franco Pontecorvi) si fece largo la formazione definitiva: Francesco Di Giacomo come cantante solitsta, Lino Stopponi alle tastiere, Renato D’Angelo al basso, Marcello Todaro alla chitarra e Pierluigi Calderoni alla batteria. Firmano un contratto con la Ricordi ed esordiscono nel 1972 con il 33 giri Banco del Mutuo Soccorso, sulla cui copertina compariva un salvadanaio di terracotta.
Fu l’inizio dell’avventura di una delle band più rappresentative del rock progressive italiano, affiancati da altri celebri gruppi come Le Orme, gli Area e la Premiata Forneria Marconi.
Darwin! (1972) fu il loro primo concept album, interamente realizzato attorno al tema dell’evoluzione della specie ideata dal naturalista e biologo Charles Darwin. Un anno dopo Rodolfo Maltese, proveniente dal gruppo Homo Sapiens, sostituì ufficialmente Todaro alla chitarra.
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Nel 1974 decisero di abbandonare la Ricordi per confluire nella scuderia dell’etichetta Manticore, di proprietà del gruppo inglese Emerson, Lake & Palmer. Furono preceduti dalla Premiata Forneria Marconi. Nel 1975 fu pubblicato l’album Banco (anche noto come Banco IV), una sorta di Greatest Hits in lingua inglese dei primi tre album riproposti per il mercato estero. Da lì il successo internazionale e la consacrazione ad ambasciatori del progressive made in Italy, in un crescendo stilistico ben definibile nei vari album: Come in un’ultima cena, Garofano Rosso (colonna sonora dell’omonimo film), …di terra, Canto di Primavera, Urgentissimo, Buone notizie, …e via…fino ad arrivare alla partecipazione al Festival di Sanremo del 1985 con il brano Grande Joe. Fu l’ultimo exploit prima dello stallo artistico e una graduale diradazione del gruppo dalle scene per via di un malcontento tra i fan che si faceva sempre più insistente. Non mettere le dita nel naso, primo album solista di Francesco Di Giacomo, fu l’apprezabile effetto collaterale di fine anni 80, prima di giungere ad una complessa operazione di rilancio negli anni ’90, a partire dalla riappropriazione del nome completo Banco del Mutuo Soccorso. Il 13, Nudo e No Palco furono le ultime celebrazioni discografiche della storica band, cui seguì una intensa attività concertistica perdurata fino ai giorni nostri attraverso platee nazionali e internazionali.