X-Factor: Camille fuori, pubblico indignato per il salvataggio di Rita. Le pagelle del quarto live
Una serata ricca di polemiche e decisioni contestate a X-Factor. A pagare il conto più salato è Camille, fuori nonostante delle prove oneste, sicuramente sopra la linea di mediocrità qualitativa di questa edizione. Morandi salva Rita Bellanza tra i fischi del pubblico, rendendola, di fatto, la concorrente più odiata di tutte le edizioni. Gabriele si salva grazie al voto dei giudici, che in qualche modo fanno pagare a Levante l’aiuto ricevuto con la Bellanza e al contempo tengono in gara un papabile anello debole. Ecco tutti i voti al quarto live.
CATTELAN – Alessandro è a suo agio sul palco di X-Factor come un oste nella sua taverna. Dispensa battute, regala frecciatine, fa un casino con i codici del televoto ma ha l’esperienza e la sfacciataggine di riderci sopra. Potrebbe condurre in ciabatte e pigiama, seduto sul divano di casa sua, sarebbe ugualmente credibilissimo. PADRONANZA ASSOLUTA – 7
FEDEZ – Quando Morandi salva la Bellanza, Fedez ha rischiato di farsi esplodere le vene del collo. Lo abbiamo visto schiumare rabbia come poche altre volte nella storia del programma. La verità, però, è che Gabriele resta un concorrente deboluccio e che la guerra tra lui e Storm, l’ha vinta Storm, facendosi dare quello che voleva lui e tirando fuori una performance da inedito. Dovrebbe evitare di smontare i concorrenti degli altri puntando sulla loro “tristezza” o sul fatto che non siano divertenti o non ridano, qualcuno gli ricordi che siamo a X-Factor e non a Zelig. IN CONFUSIONE – 5
MAIONCHI – Zitta zitta, la discografica, ha portato tutti e tre i suoi pupilli all’inedito e già questo dimostra quanto brava sia Mara nel costruire storie e percorsi che piacciono e convincono. Far scempiare i Metallica da Licitra, con tanto di un’ovazione del pubblico non era facile. Rendere simpatico il Nigiotti ancora meno. Trasformare il pizzaiolo di Napoli nel playboy de noantri non era nemmeno quotato. Giù il cappello per Mara, che tutto può. REGINA – 8
LEVANTE – Meno due. Oggi lo scotto lo paga Camille, per assurdo nemmeno la peggiore sentita in serata. Purtroppo Levante paga colpe in parte non sue. Sky ha puntato enormemente su Rita, unica vera concorrente in grado di emozionare nella prima fase del programma e tutti erano sicuri di poter lavorare sulla ragazza rendendola un’icona. Purtroppo, ad oggi, la scommessa pare completamente fallita. Assegnazione dopo assegnazione la ragazza si sta perdendo sempre più, incapace di regalare nuovamente le emozioni delle prime uscite. La colpa più grande di Levante è quella di non aver saputo mascherare i difetti della sua cantante con coreografie, cori, basi, effetti e quant’altro come hanno fatto gli altri. Rita è sempre stata mandata allo sbaraglio con voce ed esibizioni statiche. Se la voce non tiene, è facile affondarla. Poteva difendere meglio le sue ragazze, ma a conti fatti l’addio di Camille sembra solo un pareggio di conti. Le resta una concorrente invisa al pubblico, urge miracolo. LOURDES – 5
AGNELLI – Manuel sa di avere una vera testa di serie quest’anno, e fa viaggiare i Maneskin a gonfie vele. Riesce anche nell’impresa di mandare i Ros alla presentazione del loro inedito. Peccato per Sem&Stenn, altrimenti lui sarebbe, a mani basse, il miglior giudice di questa edizione. I pareri sui ragazzi sono sempre centrati e non risparmia le bordate quando deve. Mezzo voto in meno per aver provato a smorzare i toni col Nigiotti, vogliamo il sangue. IN CONTROLLO – 7
MORANDI – Lo hanno mandato a fare il lavoro sporco, e lui lo ha fatto, per il bene suo e del disco in uscita. Il salvataggio di Rita è una delle manovre più biscottate che si ricordino da Svezia-Danimarca 2-2 agli Europei di calcio. Tra l’altro dubito che Morandi abbia la minima idea di chi sia Rita e cosa abbia fatto fino ad oggi. Si prende di diritto il podio nella classifica degli italiani più odiati della settimana, dietro a Ventura e alla Bellanza stessa. Condanna all’eliminazione Camille, che non lo meritava, ed esce tra i fischi del pubblico. Onore a te Gianni, per aver fatto quello che andava fatto per la pagnotta. STOICO – 9
CAMILLE – Sky prova la carta trasformismo. Camille, da brava ragazza acqua e sapone, ci viene presentata come la panterona tutta tacchi e aggressività. La performance della prima prova è pulita ma non entusiasma, e non riesce a salvarla dal confronto con Storm e Licitra. Allo spareggio finale canta forse meglio di tutti, e viene fatta fuori da una decisione del programma e da un gioco d’astuzia dei giudici. Peccato, resta un’artista di cui probabilmente nessuno avrebbe sentito parlare fuori di qui, ma le ingiustizie fanno sempre presa sulla gente. ELIMINATA IMMERITATA – 6
STORM – La cosa che fa più rabbia sono i commenti dei giudici alla fine dell’esibizione della scorsa puntata. Giudizi pesantissimi, di tutti i giudici, che si sono ben visti dal dare in pubblico. Se oggi quella salvata a forza è stata la Bellanza, la scorsa puntata è stato Storm e questo non è meno grave. Lui ha il grande merito di non abbattersi e di vincere la personale guerra con Fedez, proponendo un pezzo nelle sue corde e facendo centro. A voler essere pignoli, come lo si è per altri, verrebbe da dire che vorremmo sentirlo cantare in italiano, altre cose, di provare, ma la verità è che lui è quel tipo di cantante li, senza il talento dei migliori e senza un mercato pronto ad accoglierlo. Per il palco di X-Factor basta e avanza, ma oltre è difficile vedere un futuro per lui. RIVINCITA – 6,5
LICITRA – Quello che ha fatto al pezzo dei Metallica è paragonabile solo a uno dei perversi giochi horror di Saw l’enigmista. La trasformazione nel Bublè de noantri è ormai palese, ma al pubblico piace e lui si prende applausi e ovazione. Come per Camille, Sky cerca di spingere sulla sua trasformazione, sull’essere sporco, rock, meno bravo fighettino figliodipapà, ma il risultato è che è sempre vestito come un cameriere, ha la solita aria da bravo ragazzo e di sporcizia non riusciamo a vederne nemmeno un po’. Mi sembra già di vederlo, tra qualche anno, come uscito da una canzone di De Gregori, cantare nei piano bar della riviera. Un playboy da film anni ’70, circondato di belle ragazze, con la sua bella voce mentre sorseggia liquore e canta al piano. SOLO UN PIANISTA DI PIANO BAR, POCHE OMBRE NELLA VITA – 6
BELLANZA – La pietra dello scandalo del quarto live è lei. Rita Bellanza. Levante, cercando di ridarle un’anima le affida un brano di De Gregori, “La donna cannone”. La premessa è che in Italia, nel 2017, la donna cannone possono cantarla forse quattro o cinque persone, e Rita non è una di queste. L’altra considerazione è che siamo davanti all’ennesimo pezzo solo di voce, quasi raccontato, senza effetti, senza coreografia. Rita è stata mandata nuda contro le fauci del drago, e il drago se l’è mangiata senza tanti complimenti. Per andare in prima serata su Sky e cantare De Gregori ci vogliono spalle larghe e una sicurezza che la ragazza non ha. Le colpe non sono le sue, ma di un programma in cerca di storie che le ha gettato addosso la croce di dover essere il cuore dello show. Il salvataggio di Morandi, sulla base delle emozioni che furono, tradisce l’intenzione degli autori di mandarla all’inedito, ma finisce per rovinarle totalmente la credibilità. Ricostruirne l’immagine sarà un lavoro davvero improbo, e il suo pezzo deve essere una bomba assoluta se vuole avere qualche chance di non essere ricordata come l’italiano più odiato dopo mister Ventura. GETTATA IN PASTO AI COCCODRILLI – 4
ROS – Di questo passo, in due o tre puntate vedremo la frontman (o frontgirl?) del gruppo suonare completamente nuda. E questo già ci sembra un motivo validissimo per continuare a votarli senza pietà. Il pezzo è godibile, cantato con precisione e noia, senza i consueti urli ma con un’energia che lascia il posto ad una cover indefinita e indefinibile. Si salvano perchè c’è gente che canta peggio e perchè alla fine, come personaggi, funzionano meglio di altri. Aspettiamo l’inedito ben sapendo che non potrà essere nulla di trascendentale. NUDA! NUDA! – 5,5
NIGIOTTI – Come per altri artisti, anche sul Nigiotti è in atto un cambio di rotta. Da artista “fiamme e fuoco”, testa calda e litigioso, ora si punta al ragazzo che sa incassare i giudizi, calmo e pacato. Il pezzo di Dylan è parte del suo bagaglio di mestierante. In alcuni momenti si sente chiarissima l’inflessione toscana, ma la resa alla fine è la migliore vista fino ad oggi. L’inedito lo immaginiamo già, e già ci azzardiamo a dire che non sfonderà nel panorama musicale nostrano. E forse, a dirla tutta, lo preferiamo un po’ testa calda. ARIDATECE ER NIGIOTTI! – 6
MANESKIN – X-Factor ha già i loro vincitori, non raccontiamoci palle. I Maneskin sono come Re Mida, tutto quello che toccano diventa oro. Hanno sound, presenza scenica, voce, carisma. Sono dei ragazzini di 16, 17 e 18 anni perfettamente a fuoco, inquadrati nei loro personaggi da rock star, e funzionano. Sono arroganti come si può essere solo a quell’età, ma fa parte del gioco. Il fatto che risultino credibili cantando in italiano tanto quanto lo sembrano in inglese è il segno che hanno davvero qualcosa di speciale, lo sanno i giudici e lo sa il pubblico a casa. Manuel poi, è il giudice perfetto per loro, e se continua così nessuno può togliergli una vittoria che ad oggi appare davvero meritatissima. VINCITORI SE NON CADE UN METEORITE – 7,5
RADICE – Radice era uno dei concorrenti più intriganti all’inizio di questa edizione. Una bella voce su un personaggio per nulla spettacolare. Il lavoro di Sky ha finito per puntare tutto sul suo lato estetico, sulla presenza scenica, dimenticandosi che lui è anche e sopratutto una voce. I pezzi orecchiabili ma inutili si sprecano, la love story con l’insegnante di inglese inizia a stuccare dopo quattro puntate. Lui avrebbe bisogno di un po’ di radici, di casa, un pezzo di Pino Daniele, quello che vi pare, ma ridateci il nostro Radice. Aspettiamo di vedere che inedito tirerà fuori, sperando non sia sul trend visto fino ad oggi. LIBERATE RADICE – 5,5
GABRIELE – Hotel California è forse l’assegnazione più azzeccata vista fino ad oggi su Gabriele. Peccato che arrivi in un gruppo di ferro che manco la Roma in Champions League. Lui canta bene, ha una faccia pulita, è bravino ma… nulla più. Non c’è emozione, non c’è sentimento. Sembra un Lorenzo Fragola sfigato. Sembra il ragazzo carino che canta con la chitarra ai falò e tutte le compagne di liceo vorrebbero farsi, ma non sembra un cantante, ne una pop star. Sto per dire una cosa di cui mi pentirò amarissimamente, ma forse su di lui aveva visto giusto Arisa. E dopo aver dato ragione ad Arisa posso anche smettere di scrivere e darvi appuntamento alla prossima settimana con le pagelle di X-Factor. HO DATO RAGIONE AD ARISA – 4 PER ME E 5,5 PER GAB
Vai alla home page di Lineadiretta24.it
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @Mauro.Zini14