X-Factor: il pubblico elimina Sem&Stenn. Le pagelle del terzo live
Sgomento al termine della puntata per l’eliminazione, a sorpresa, del duo Sem&Stenn finito al tilt per decisione del loro giudice Manuel Agnelli. In uno scontro fratricida con i Ros, al secondo duello finale consecutivo e sempre più precari, l’eclettico duo si è visto superare nelle preferenze del pubblico dalla band rivale. Decisione francamente inspiegabile, visto che i Sem&Stenn erano sembrati tra i pochi concorrenti a fuoco di questa edizione. Lo stesso Agnelli non si aspettava certo un epilogo del genere, con la decisione di mandare il tutto al tilt che sembrava più un contentino per i Ros ai quali aveva voluto risparmiare un’eliminazione diretta, che non una reale intenzione di lasciar decidere il pubblico. I voti però hanno spiazzato tutti, salvando ancora i Ros e privando Manuel del suo gruppo preferito. Ora i poveri Ros diventano davvero i favoriti per la prossima eliminazione. Ecco tutti i voti al terzo live di X-Factor.
CATTELAN – Impeccabile come padrone di casa, è come una fantastica spezia in una ricetta, la percepisci appena, la vedi pochissimo ma la sua presenza è in grado di influenzare il piatto. Lui ormai gestisce i ritmi del programma con navigata tranquillità, piazza li una o due battute al momento giusto e porta a casa la pagnotta quasi senza faticare. LISCIO COME L’OLIO – VOTO 7
FEDEZ – Il giudice “senior” sembra in difficoltà come poche volte prima di questa edizione. I concorrenti che ha non sembrano entusiasmarlo più di tanto e lui non entusiasma loro. Con Storm la settimana è stata un vero calvario, culminata con una delle performance peggiori da quanto esiste il programma. Per sua fortuna il pubblico ha altri “antipatici” da affossare prima di dedicarsi davvero a quello che succede nel palco. Fortunato, ma oggi doveva restare con un solo concorrente in squadra. SPAESATO – VOTO 5
MAIONCHI – Mara accetta le critiche verso i suoi cantanti con un’eleganza e un aplomb degni del carrozziere sotto casa quando je tocchi “Aa Roma”. Guai a criticargli i pupilli che scatta la parolaccia facile. Ai fini del programma è un vero spasso e come giudice è abbastanza scaltra da tenere i suoi in una comoda linea di galleggiamento tra il nulla assoluto e quello che serve per non aver ancora avuto eliminazioni. La preoccupazione è il mix letale di caratteri irascibili che forma con il prode Nigiotti, staremo a vedere cosa combineranno quando la gara si farà più vera. SCALTRA – VOTO 6,5
LEVANTE – Riuscire quasi a perdere due talenti delle Under donne dopo tre puntate non era impresa facile, ma Levante ci è quasi riuscita. Dopo aver distrutto ogni velleità di carriera di Virginia, ora il piano è sabotare la voce unica di Rita Bellanza, dandole dei pezzi totalmente inadatti a lei che la facciano sembrare inadeguata e incapace. A questo punto le teorie sono due. Teoria 1: Levante, che è il Tutor di queste povere ragazze, ha bisogno a sua volta di un Tutor per capire come fare la tutor. Insomma un giudice per il giudice, che potrebbe benissimo essere dall’altra parte del palco a prendersi voti e giudizi. La mancanza di esperienza non è un crimine, ma bisogna avere l’umiltà di capire quando chiedere aiuto. Teoria 2: Levante è un genio del male, ha intravisto una possibile rivale sulla scena musicale italiana e le sta sabotando la carriera prima di iniziare. Quale che sia la verità, per fortuna di Levante ci dovrebbero essere almeno altre due settimane di serenità prima dei botti veri. INESPERTA – VOTO 5
AGNELLI – Manuel è probabilmente il giudice più competente e onesto con i ragazzi, al limite della saccenteria musicale. Ha delineato per i suoi gruppi dei percorsi netti, centrati e perfettamente coerenti e il pubblico, giustamente, gliene manda in ballottaggio due su tre. Questo perchè, in questo momento del programma, la simpatia e l’antipatia sono molto più forti della reale bravura o delle esibizioni. Il pubblico è una bestia assettata di sangue e spettacolo e decide con una logica del tutto “ad minchiam”. Questa è una lezione che Manuel doveva aver imparato lo scorso anno e che non possiamo fargli passare. La decisione di mandare tutto al tilt per non essere crudele con i Ros poi, è la classica zappa sui piedi. Peccato, lui è il giudice giusto, nel momento giusto, con i gruppi giusti, nel programma sbagliato. SAJONARA – VOTO 8 IL LAVORO, 4 PER IL GIOCO
CAMILLE – Assegnazione neutra e banalotta, cantata senza infamia e senza lode. Meglio nel musicale che nel rap. Una cantante che ad oggi non sembra avere nulla di davvero speciale. VOTO 6 POLITICO
ROS – Il pezzo sarebbe anche carino e la loro esibizione, per una volta, non da ballottaggio, ma loro sembrano essere terribilmente fuori luogo. Come se ci presentasse ad una festa in maschera a tema antica Roma vestiti da astronauti. Non meritavano di restare più di Sem&Stenn ma le logiche del pubblico sono inspiegabili e gli regalano un’altra settimana o due nel loft. Dovranno cercare di giocare il tutto per tutto, anche se ad oggi è difficile capire quale possa essere. FUORI LUOGO – VOTO 5
LICITRA – Licitra è bello. Licitra è bravo. Licitra canta Tiziano Ferro con la stessa verve ed emozione di mia nonna che sbuccia i fagiolini. Perchè questo è il livello emotivo che regala la sua esibizione. Vicina allo zero assoluto. Licitra è come il dolce più bello del mondo, tondo, perfetto, poi lo apri e dentro è vuoto. Delusione. tecnicamente inappuntabile e per questo, se possibile, ancor più noioso. TU CHIAMALE SE VUOI NON EMOZIONI – VOTO 6 STIRACCHIATISSIMO
STORM – Eccola, l’esibizione che ti fa cadere le balle e ti obbliga a passare la serata a cercarle sotto il divano di casa. Storm è scazzato e si vede, canta male e si sente, è quasi irritante. La faccia di Fedez è tutta un programma. Poi arriva lui, San Pubblico da “noncicapiamouncazzodimusicamavotiamoasimpatia” e nemmeno lo fa finire al ballottaggio, schiaffandoti in faccia la dura e amare verità, ovvero che in un programma di avanspettacolo, finché non restano quei 4/5 cantanti sopra la media, di come essi cantano non frega una ceppa a nessuno. Si vota a simpatia, perchè uno è bello o brutto, perchè ha una storia triste o perchè empatizziamo. E allora via, teniamo in vita anche Storm dopo una performance da denuncia penale, perchè la vita è così, se sei bello e simpatico vai avanti, se sei Sem&Stenn e ti fai il mazzo per portare qualcosa di bello vai a casa. INGIUSTO COME LA VITA – VOTO 3
MANESKIN – Sui Maneskin si potrebbe scrivere per ore. La prima cosa che viene in mente, guardandoli, è che sono antipatici. Montati come dei divi manco fossero i Rolling Stones, stereotipati come un cattivo in un film di James Bond. Però quando iniziano a suonare non puoi non farti coinvolgere. A differenza dei Ros, loro non sembrano fuori luogo perchè riescono a trasformare il palco di X-Factor nel loro terreno di caccia. Ti portano, in quei 3 minuti, in un viaggio a casa loro. Per cui quello fuori luogo sei tu e non loro. Suonano da dio, e al momento sono la più bella sorpresa di questa edizione. Il cantante ha energia da vendere, e hanno il bassista carismatico, che nel loro caso è “la bassista carismatica”. Hanno tutto e potrebbero aver vinto già da oggi, hanno già una macchina social da gruppo affermato (a differenza di qualcuno che non ha nemmeno il profilo ufficiale) e hanno in Manuel il giudice giusto per spaccare. DEVASTANTI – VOTO 8
RITA BELLANZA – Probabilmente, se Levante fosse stata il giudice di Luis Armostrong, gli avrebbe fatto cantare qualche pezzo dei Cugini di Campagna, tanto per metterlo a proprio agio. La stessa cosa sta facendo con la povera Rita. Tra una cannonata e l’altra dei vari giudici che hanno visto in questa ragazza una seria pretendente alla vittoria finale, la sua giudice ha finito per perdere la bussola, affidandole pezzi lontani da lei per far vedere che lei è brava anche fuori dalla sua comfort zone. Ma Rita non è brava fuori dalla sua comfort zone. Rita è giovane, piena di paure e potenzialmente fragilissima. Andrebbe instradata in quello che le riesce, a prescindere da quello che dicono gli altri giudici. Farle fare quello che sa, come sa, e lavorare su tutto il resto. La voce resta una delle più uniche sentite a X-Factor, basta non distruggerla prima di iniziare. SABOTATA – VOTO 5
NIGIOTTI – Per Nigiotti vale in parte il discorso fatto per Licitra. Nigiotti è bravo, suona bene la chitarra, ha una voce anche interessante, ma non riesce proprio ad emozionare. Sembra solo l’ennesimo scialbo karaoke di qualche locale di periferia il venerdì sera. Ci dicono di aspettare l’inedito, di sentire davvero cosa sa fare, ma lui è uno dei potenziali indiziati a fermarsi proprio prima di quella tappa, insieme ai Ros. Forse non ci sarà tempo di scoprire il vero Nigiotti, penalizzato tra l’altro da un carattere poco incline alle critiche di chi sente di sapere già quale è la propria strada. Non sembra un predestinato. SUPERBO – VOTO 5
SEM&STENN – La loro esibizione, dopo quella dei Maneskin, era sembrata la più convincente e credibile dell’intero programma. Un tocco di divertimento ed energia molto anni ’80. Peccato che il pubblico non li abbia capiti o apprezzati a dovere. O non ha apprezzato il loro giudice, o la loro storia poco strappalacrime. Insomma, non si capisce davvero perchè dopo questa puntata loro siano a casa e Storm sia ancora in gara. Restano misteri di un programma che dovrebbe premiare il talento, e invece finisce per mandare avanti le persone “a simpatia” togliendo dalla competizione gli unici che davvero portavano qualcosa di insolito e fuori dal coro. Dispiace, forse questo non era il palco adatto a loro, ma la loro eliminazione resta a metà tra uno scandalo e una vergogna. CORAGGIOSI – VOTO 7
GABRIELE – Assegnazione facile facile per il buon Esposito, per il quale vale lo stesso discorso fatto con Camille. Con questo genere di brani è a proprio agio e canta senza infamia e senza lode, ma sembra davvero un concorrente marginale in un’edizione abbastanza povera di contenuti. Starà in gara fino agli inediti perchè c’è gente peggiore, ma ad oggi non si avvicina ai primi quattro nemmeno con il binocolo. NEL MEZZO – VOTO 6
RADICE – L’interprete napoletano è simpatico e canta bene. Mara lo sta facendo sedimentare con brani allegri e nelle sue corde, frutto di una strategia che al momento paga i dividendi sperati. Man mano che il livello della competizione salirà, scopriremo se il vero Radice è un potenziale Crack, oppure un onesto interprete blues ed R&B. Ad oggi potrebbe essere entrambe le cose e nessuna delle due. GIOCO A CARTE COPERTE – VOTO 6,5
Vai alla home page di Lineadiretta24.it
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @Mauro.Zini14