Abusi a Brescia: maestro di karate in manette
Abusi a Brescia – “Ero una ragazza molto timida, non avevo amici e il karate mi aiutava un sacco a smuovere la mia timidezza, ad avere più grinta, più determinazione”: esordisce così Giada, di fronte alle telecamere della nota trasmissione televisiva “le Iene”. A parlare è una delle vittime di abusi sessuali subiti da parte di un noto maestro di Karate di origini bresciane. “Era diventato quasi un secondo padre per me – continua la vittima – Il problema è che poi è diventato qualcosa di più”. Non si placano le polemiche sull’ennesimo caso di pedofilia che vede coinvolte sei bambine che, nove anni fa, sono state abusate dall’uomo – il “maestro” – che ai microfoni dell’inviato Matteo Viviani definiscono come una “figura di riferimento”. L’uomo, forte della fiducia e del rispetto guadagnato nei confronti di genitori e parenti, riusciva a “ritagliarsi del tempo” con le vittime anche fuori dall’orario di lavoro. Una storia che riemerge da un passato “ingombrante” solo adesso, attraverso la consapevolezza di una maturità soffocata dal macigno di quello che, fino ad oggi, era considerato un tabù, da “rimuovere” tra gli abissi della rassegnazione.
Abusi a Brescia – E invece Giada e le altre hanno detto basta. Una dichiarazione che dal banco degli imputati ha varcato le soglie della tv nazionale, balzando agli onori della cronaca di tutto il mondo. Giada – che ora ha ventun anni – e le altre oggi si dicono soddisfatte di aver “inferto” all’orco cattivo una condanna esemplare. Il maestro di karate, condannato per pedofilia, sta scontando la sua pena in carcere. Una condanna che le giovani sperano possa essere un esempio di coraggio per chi, oggigiorno, si trova a vivere simili esperienze. Una “reclusione” che sia, altresì, immune dalle classiche “riduzioni di pena” elargite in virtù dei proverbiali sillogismi retorici che giustificano misfatti e nefandezze con la classica “inapacità di intendere e di volere”. Una denuncia che, oggigiorno, rappresenta l’unica arma legale e punitiva per salvaguardare se stessi e la propria dignità personale e sociale.