Bullismo a Torino – Il tribunale di Torino ha emesso un verdetto esemplare attraverso una condanna storica: rispettivamente 8 anni e sei mesi di reclusione per i due bulli che – nel 2014 – costrinsero un loro compagno di classe a subire angherie e violenze di ogni tipo. La vittima – ora maggiorenne – all’epoca frequentava un istituto professionale nell’interland torinese insieme ai suoi compagni “carnefici” che, quotidianamente, lo sottoponevano a ogni sorta di violenza gratuita: molestie,verbali e fisiche; il giovane, vittima di stalking, era costretto a mangiare escrementi, a subire intimidazioni,  percosse e ad appartarsi con prostitute di fronte alla presenza dei due bulli. “Non è mai successo niente di tutto questo – affermano i suoi “aguzzini” – Solo una volta siamo venuti alle mani durante un litigio per questioni di calcio. Ma poi abbiamo fatto pace.”

Bullismo a Torino – Una condanna che va ben oltre la richiesta – avallata dal pm Dionigi Tibone – di 8 mesi di condanna penale per entrambi; perchè il collegio è stato ancora più duro: sei mesi in più di carcere, interdizione dai pubblici uffici e dal sistema scolastico.
“Questa è una sentenza esemplare che dà finalmente una risposta alle vittime di bullismo. Penso sia una delle prime in Italia di questo tenore e credo mostri come la situazione, per chi è vittima di bullismo, stia cambiando”, commenta l’avvocata Giovanna Musone, parte civile per conto della vittima. “Il mio assistito ancora oggi non si è ripreso da quel biennio di violenze e soprusi – continua  Musone – Anche solo dover ripercorrere quanto era successo durante il processo gli ha provocato ulteriori traumi”.
Una sentenza storica: una condanna esemplare che segna l’inizio di quella “rivoluzione umana” che solo la legge è in grado di auspicare e di “sedimentare” attraverso azioni di tutela e salvaguardia della dignità individuale e sociale.

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