Modella russa di 14 anni muore dopo 13 ore di sfilate no stop
Sta facendo discutere la morte sospetta di Vlada Dzyuba, giovane modella russa di 14 anni morta venerdì 27 ottobre dopo 13 ore di sfilate no stop. La ragazza si trovava in Cina per lavoro e, nonostante il suo contratto prevedesse soltanto 3 ore di lavoro alla settimana, la giovane modella si sarebbe accasciata al suolo dopo 13 ore di sfilate senza sosta. Così si è sgretolato in un attimo il suo sogno di poter diventare una modella famosa e di sfilare per le maggiori firme della moda internazionale, non appena l’età glielo avesse permesso. Aveva lasciato persino la scuola, per inseguire il suo sogno di bambina che, in parte, era anche il sogno di sua madre Oksana. Queste le parole della donna: «Mia figlia voleva davvero fare la modella, era il suo sogno. Amava l’idea di poter sfilare a Shangai».
Si possono individuare delle eventuali responsabilità?
Alcuni quotidiani russi scrivono che Vlada, dopo essersi sentita male, si sarebbe recata da sola in ospedale e, dopo due giorni in rianimazione, sarebbe infine deceduta. Altri quotidiani russi invece sostengono l’ipotesi che la giovane modella, presumibilmente già affetta da meningite cronica alla quale si sarebbe aggiunto un forte stress, sarebbe crollata alla sua tredicesima ora di lavoro poco prima di un’altra sfiancante sfilata. Bisognerà fare chiarezza su alcuni punti di questa triste vicenda che ha portato alla morte di una giovane promessa del mondo della moda. Perché la ragazzina non rispettava le ore di lavoro come da contratto e, anziché lavorare tre ore alla settimana, lavorava tredici ore al giorno? Di chi è la responsabilità di ciò che è accaduto? Si sarebbe potuto evitare? Pavel Mikov, il garante dei diritti umani di Perm’, città dalla quale proveniva la ragazza, da parte sua ha dichiarato che intende gettare luce sulla vicenda e individuare i colpevoli, semmai ci fossero.
Vlada Dzyuba, stando a quanto dichiarato da sua madre e dalla direttrice dell’agenzia per la quale lavorava, godeva di ottima salute e non aveva bisogno di sottoporsi a diete ferree. Un sogno che accomuna il destino di tante ragazze, quello di diventare una modella famosa e sfilare per i grandi nomi della moda, ma che stavolta è costato caro ad una piccola stella che, purtroppo, ha smesso di brillare.
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