Marquez vince a Phillip Island: Rossi ok, Dovi ko

Marc Marquez vince a Phillip Island il Gran Premio d’Australia e si ritrova a un passo dal titolo iridato. Sul podio un eterno Valentino Rossi con un furbo Maverick Vinales: sembrava escluso dalla festa, ma è riuscito a beffare Zarco proprio sulla linea del traguardo. Il francese si è dovuto accontentare del quarto posto, ma con la consapevolezza di aver combattuto ad armi pari con i top ryder ed essersi fatto valere alla grande. Alle sue spalle Crutchlow, Iannone e Miller che hanno partecipato alla lotta assurda che ha caratterizzato il GP d’Australia. Dal primo giro questi sette piloti hanno creato un gruppo molto compatto, in stile Moto3 e durante tutto il corso della gara, tra questi, i sorpassi sono stati continui con sportellate al limite (forse anche al di là) del regolamento. Finita la gara abbiamo tirato un sospiro di sollievo. È sembrato infatti che durante tutti i duelli cui abbiamo assistito, la probabilità di una caduta pericolosa fosse concreta.

Insomma gara tesissima come non mai, ma vinta come al solito da un Marquez sempre più vicino al suo quarto titolo in classe regina. Ad aiutarlo nell’impresa oltre alla vittoria ha contribuito la pessima giornata delle Ducati. A Phillip Island a soffrire più che i singoli piloti è stata proprio la moto. Petrucci ha navigato durante tutta la gara oltre la ventesima posizione, Lorenzo è finito mestamente quindicesimo e Dovizioso dal canto suo ha lottato strenuamente per finire tredicesimo. Che le Ducati non abbiano mai avuto particolare feeling con Phillip Island è noto e anche nelle qualifiche era venuto fuori, col solo Andrea Dovizioso presente nelle Q2 e nell’ultima fila. Marquez è primo in classifica con 33 punti su Dovizioso quando mancano due gare alla fine della stagione. La settimana prossima in Malesia lo spagnolo avrà un match point: gli basterà finire davanti a Dovizioso per vincere il titolo e trasformare il Gran Premio di Valencia in una passerella.

Valentino Rossi con tutte le sfighe degli ultimi tempi meglio di così non poteva fare, una seconda piazza in queste condizioni è grasso che cola e l’arzillo marchigiano dimostra che per batterlo bisogna inventarsi qualcosa di grosso, come fa Marquez appunto. Da notare che le Suzuki danno segni di risveglio e insieme alla moto i segni di risveglio li inizia a dare anche Iannone che stamane è rimasto nel gruppo di testa dalla prima all’ultima curva. Bene anche le Aprilia e le KTM che sembrano migliorare le proprie prestazioni avvicinandosi sempre più alle marche più celebrate e titolate.

Siamo agli sgoccioli della stagione e domenica prossima ci sarà l’ultima delle tre tappe asiatiche, che se da un lato esercitano un grandissimo fascino, dall’altro segnano la fine delle ostilità motoristiche. Appuntamento per domenica prossima per il GP di Malesia, il penultimo della stagione.

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