Nuovi incendi devastano Spagna e Portogallo
Dopo il tragico rogo del giugno scorso nuovi incendi devastano Spagna e Portogallo: il fuoco sarebbe stato appiccato in trenta punti diversi da piromani secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, ma soprattutto la sua forza distruttiva sarebbe stata alimentata, oltre che da temperature notevolmente più alte della media stagionale, dai forti venti portati dal passaggio dell’uragano Ophelia. La forza di quest’ultimo è stata dirompente tanto da arrivare, poche ore più tardi, a mettere in ginocchio l’Irlanda.
Al momento si segnalano almeno 39 vittime, ma il bilancio è destinato ad aumentare: almeno tre dispersi nella regione spagnola della Galizia e sette in Portogallo. Nel caso dello stato più occidentale dell’UE il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per le regioni a nord del fiume Tajo. Al momento sono impegnati nella lotta ai numerosi incendi più di 6000 vigili del fuoco, anche se entrambe le regioni iberiche avrebbero chiesto un aiuto ai partners europei e al vicino Marocco: due canadair italiani sarebbero già attivi in loco.
Secondo il ministero degli interni spagnolo alcuni dei piromani responsabili sarebbero già stati individuati: stando alle sue parole, rischierebbero almeno vent’anni di carcere. Piena solidarietà dal premier Mariano Rajoy, galiziano di nascita, il quale attraverso Twitter si è dichiarato pronto a recarsi sul luogo della tragedia per verificare personalmente il lavoro dei vigili del fuoco.
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