Commissione banche: etruria & co. dimenticate
Non molti giorni fa Lineadiretta24 si era già occupata della nuova Commissione d’inchiesta sulle banche e del suo nuovo Presidente, il senatore Pierferdinando Casini: a distanza di poche settimane dal suo insediamento è stata finalmente presentata in Parlamento la relazione di quest’ultimo circa le indagini che verranno svolte nei rimanenti mesi di legislatura. Il lavoro di questa commissione d’inchiesta sarà infatti strettamente vincolato alla longevità dell’attuale parlamento e dato che nel 2018 gli italiani verranno chiamati alle urne il tempo per lavorare è pochissimo. Nonostante questo all’interno della sua relazione Casini afferma di voler seguire il “criterio dell’attualità”, privilegiando quindi (cronologicamente parlando) i recenti casi legati alla (s)vendita delle banche venete Popolare di Vicenza e Veneto Banca, cedute a Intesa San Paolo alla cifra simbolica di un euro dopo esser state messe in stato di liquidazione dal Presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
E le quattro banche “soccorse” dal decreto salva banche del governo Renzi nel 2015 che fine faranno? Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti saranno incluse nel lavoro d’inchiesta svolto dalla nuova Commissione istituita ad hoc? Stando alle parole di Casini sembra proprio di no. La vicenda verrà messa in coda e probabilmente rimandata fino alla prossima legislatura, dato che una volta rieletto un nuovo Parlamento tutti i tavoli delle varie Commissioni salteranno. Solo due giorni fa il Commissario liquidatore di Etruria ha chiesto 465 Tra i citati in giudizio vi sarebbe anche il padre di Maria Elena Boschi, ex vice-presidente dell’istituto di credito.
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