Scandalo pedofilia nella Chiesa
Duro attacco al Vaticano da parte della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dei minori. Secondo l’ultimo documento stilato dall’organismo dell’ONU, la Chiesa Cattolica avrebbe «adottato politiche e pratiche» e, anziché proteggere i bambini dagli abusi sessuali perpetrati da esponenti del clero e garantire giustizia alle vittime delle violenze, si sarebbe resa responsabile di una condotta elusiva e connivente.
La polemica è esplosa nel 2013, a seguito della presentazione di un rapporto redatto dai sopravvissuti alle violenze, che si sono costituiti in un’organizzazione volta a proteggere i diritti garantiti dalla Convenzione Internazionale per i Diritti Umani. Il comitato sostiene che la Santa Sede abbia fallito nel proposito di proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale e dagli abusi. Al contrario – si legge nel rapporto -, avrebbe tollerato e messo a tacere i casi di violenza sui minori e anteposto i propri interessi a quelli delle vittime. L’associazione rivendica che «i diffusi e sistemici stupri e le violenze sessuali verso i bambini da parte dei preti e di altri associati alla Chiesa Cattolica Romana siano ormai ben documentati e incontrovertibili».
Il Vaticano viene accusato di scarsa cooperazione con le autorità civili, di occultamento delle prove, e della pratica di “priest shifting“, di trasferire i religiosi incriminati in altre diocesi, violando così la Convenzione per i Diritti del Bambino che tutela il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo dell’infanzia. A rendere il tutto più ostico è lo status della Santa Sede che, in qualità di ente internazionale, è esente da giurisdizione nell’ordinamento di altri Paesi. Secondo i rimostranti, la natura “ibrida” e peculiare della Chiesa nell’ambito della Comunità Internazionale le avrebbe consentito di sottrarsi all’obbligo di rispondere alle accuse.
La denuncia è sfociata in un rapporto ufficiale dell’organo ONU a guarentigia dei diritti dei bambini, che richiede l’immediata rimozione di tutti gli esponenti del clero che si siano resi colpevoli di abusi verso i minori. Kirsten Sandberg, membro della Commissione, ha inoltre, espresso delle pesanti critiche nei confronti delle posizioni del Vaticano a proposito di omosessualità, contraccezione e aborto.
Altrettanto accorata la replica della Santa Sede, che considera l’attacco viziato da pregiudizi ideologici e pretestuoso per quanto riguarda temi che attengono alla dottrina cattolica. I portavoce della Chiesa hanno inteso sottolineare quanto sia stato fatto per proteggere le vittime di abusi e ricordato che, soltanto sotto il pontificato di Benedetto, oltre 400 chierici sono stati ricondotti allo stato laicale.
Sdegno da parte di Papa Francesco che, senza alcun esplicito riferimento, pare alludere al Vangelo secondo Matteo, e alle parole di Gesù su cosa attenda, per chi ha fede, coloro che offendano l’infanzia.
Claudia Pellicano