Apologia del fascismo: archiviato il caso della spiaggia fascista
Immagini di Mussolini, richiami all’ordine e alla pulizia, i cartelli sulle camere a gas, le incitazioni a sterminare i tossici: non apologia del fascismo, solo un'”articolazione del pensiero” secondo i pm di Venezia Bruno Cherchi e Francesca Crupi, che hanno chiesto proprio ieri l’archiviazione del caso della spiaggia fascista.
La procura aveva aperto a luglio un’indagine per apologia del fascismo nei confronti di Gianni Scarpa, gestore dello stabilimento balneare ‘Punta Canna’ di Chioggia. Nel lido infatti comparivano immagini del duce e del saluto romano, oltre cartelli che facevano riferimento alle ‘camere a gas’, ai ‘manganelli sui denti’ o ancora quelli come ‘la legge della giustizia nasce dalla canna del fucile’. E poi ancora i continui comizi che risuonavano nell’altoparlante dello stabilimento, con cui Scarpa si dichiarava ‘antidemocratico e a favore del regime’, incitando spesso allo ‘sterminio totale dei tossici’. Era stato quindi aperta un’indagine per apologia del fascismo: secondo quanto previsto dalla legge Scelba del 1952 va punito chiunque “promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Norme, queste, ulteriormente approfondite dalla legge Fiano, approvata dalla Camera proprio in questi giorni, con cui si intende punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco”.
Ma Scarpa sarebbe nel giusto, così come erano nel giusto alcune migliaia di militanti dell’ultradestra che il 29 aprile si recarono presso il Campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano per commemorare le ‘vittime’ della Repubblica di Salò. Le foto, che ritraevano i militanti nell’atto del saluto romano, erano state postate su Facebook dai movimenti di estrema destra, CasaPound e Lealtà Azione. Ma anche qui: quale apologia? ‘Solo una commemorazione’.
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