Partorisce nel parcheggio : la Asl smentisce
Partorisce nel parcheggio – “Un caso non urgente”: con queste parole una dottoressa, in servizio presso il reparto maternità di Casarano (Lecce), ha congedato una 26enne che,alle 5.45 di stamane, si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale “Francesco Ferrari” in cerca di un ricovero urgente “causa forti dolori” al ventre. La richiesta della giovane partoriente, alla 34esima settimana di gestazione è stata però respinta poichè il reparto, causa accorpamento con l’ospedale di Gallipoli, non avrebbe potuto accogliere altri pazienti. Ma la donna, in preda a forti dolori addominali, ha portato a termine il lungo calvario del travaglio nel parcheggio adiacente al nosocomio salentino. Un caso che, a distanza di poche ore, pare sia diventato virale scatenando polemiche, rabbia ed accesi dibattiti sul tema della malasanità in Italia. Un polverone mediatico che ha reso necessario l’intervento dell’Asl.
Partorisce nel parcheggio – Attraverso un comunicato stampa la Asl e il personale medico e paramedico dell’ospedale “Francesco Ferrari” hanno subito “rettificato” la notizia dichiarando che “la nascita è avvenuta regolarmente nel Blocco Parto dell’Ospedale di Casarano” e che “Non risponde al vero, quindi, la notizia – riportata da alcuni mass media – secondo la quale una partoriente abbia dato alla luce un neonato nel parcheggio del presidio ospedaliero”. La rettifica è stata, inoltre, accompagnata da una minuziosa ricostruzione dei fatti. Secondo questa nuova versione “la donna, alla sua terza gravidanza ed alla 34esima settimana di gestazione si è presentata, alle 5.45, nel Pronto Soccorso accusando dolori. Viene chiesta la consulenza del ginecologo di turno, che non ritiene opportuno il ricovero, rimandando la donna al Pronto soccorso con il consiglio di recarsi in un Ospedale dotato di Utin. Nel frattempo, i dolori aumentano ed il neonato inizia il suo periodo espulsivo. La donna viene condotta nel Blocco Parto dove completa la nascita, con parto podalico, assistita dall’ostetrica e dalla ginecologa. La madre e il neonato sono in buone condizioni di salute”. Difficile stabilire la verità tra le due versioni: di certo la bimba “è nata con la camicia rotocalco rosa” di una “travagliata” giornata di un inizio ottobre da ricordare.