Elezioni in Germania, Angela Merkel si aggiudica il quarto mandato

Le attesissime elezioni in Germania hanno portato Angela Merkel ad aggiudicarsi il suo quarto mandato come cancelliera: una vittoria modesta e non certo schiacciante a giudicare dai risultati. Nel frattempo l’estrema destra dell’AfD ha guadagnato prepotentemente terreno mentre ai socialdemocratici guidati da Martin Schulz non è rimasto altro da fare che incassare il colpo. I risultati delle elezioni in Germania non hanno fatto altro che confermare alcune previsioni antecedenti al voto: il 32,9% dei consensi (246 seggi) per la CDU di Angela Merkel, in netto calo rispetto a quattro anni fa, il 20% (153 seggi) per la SPD. L’estrema destra dell’AfD guadagna terreno, aggiudicandosi il 12,6% dei consensi (94 seggi), mentre precedentemente erano sotto al 5%. I liberali dell’FDP ottengono il 10,7% (80 seggi) dei consensi mentre la sinistra, Linke (69 seggi) e i verdi, Gruenen (67 seggi), confermano i risultati ottenuti quattro anni fa.

Elezioni in Germania: l’estrema destra avanza

Elezioni in Germania

Ci saranno sei partiti in Parlamento, questa è l’ultima novità della politica tedesca, alla quale la cancelliera Angela Merkel dovrà presto abituarsi, se vorrà continuare a governare il Paese senza intoppi. Sarebbero circa un milione i voti passati in quattro anni dalla CDU all’AfD, una fetta di elettorato forse persa a causa della crescente islamofobia di massa. Già si parla di possibili coalizioni governative alla guida della Germania anche se restano alcune perplessità a riguardo. L’alleanza più probabile sembrerebbe quella denominata “Giamaica”, tra CDU, FDP e Gruenen (393 seggi). I risultati elettorali sono alquanto allarmanti: l’Ejc, ossia lo European Jewish Congress, teme che l’avanzata dell’estrema destra dell’AfD possa continuare la sua ascesa inarrestabile, pertanto ha invitato tutti i partiti ad evitare ogni alleanza con loro al Bundestag. I partiti centristi coalizzati dovranno quindi assicurarsi che l’estrema destra resti isolata e che non abbia alcuna voce in capitolo all’interno della politica governativa tedesca. I risultati elettorali infatti hanno mostrato un aumento dell’intolleranza tra la popolazione tedesca. Un risultato storico preoccupante quello dell’estrema destra tedesca che, ottenendo seggi in Parlamento come non avveniva dal Secondo dopoguerra, diventa oggi il terzo partito della Germania. L’AfD con la sua campagna elettorale ha saputo cavalcare l’onda del malcontento popolare nei confronti delle politiche della Merkel, soprattutto quelle legate all’immigrazione e all’accoglienza dei rifugiati politici provenienti dalla Siria e da altri territori con popolazione a maggioranza islamica. Secondo l’AfD la cultura islamica sarebbe a dir poco incompatibile con la cultura tedesca, pertanto promuove la chiusura di moschee e minareti.

La sensazione percepita è che i continui sbarchi di immigrati (oltre un milione dal 2015), i corridoi umanitari, le richieste di aiuto e le politiche di integrazione non abbiano fatto altro che fomentare un sentimento di xenofobia o islamofobia, sentimento non certo dissipato dal frequente incalzare di attentati terroristici che ricoprono di sangue l’Europa e il resto del mondo.

 

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