Camilleri presenta La creatura del desiderio
Cappotto scuro, coppola nera e sigaretta in bocca. Si è presentato così ieri lo scrittore Andrea Camilleri, in un piovoso mercoledì pomeriggio alla Casa del Cinema di Roma per parlare del suo ultimo romanzo. L’opera composta da 144 pagine, pubblicata dalla casa editrice Skira, si chiama La creatura del desiderio.
È stata presentata nel corso di un incontro a porte aperte all’indirizzo Largo Marcello Mastroianni 1. In platea poche persone ma tutte interessate alle parole degli intellettuali presenti: Melania Mazzucco, Salvatore Silvano Nigro, Fabio Isman e Andrea Camilleri. La storia narrata nell’ultimo libro dello scrittore siciliano è una storia preziosa, nota a pochi studiosi e, riguarda l’esito della passione amorosa che coinvolse due grandi artisti austriaci, il pittore Oskar Kokoschka e la compositrice Alma Maria Schindler, meglio nota come Alma Mahler. La Mahler, passata alla storia come la donna più bella di Vienna dell’epoca, ha avuto una vita piena di passioni, amori e dolori che hanno avuto in comune sempre un solo fattore, quello di coinvolgere i più importanti intellettuali del secolo. Moglie per tre volte, prima del compositore Gustav Mahler, poi dell’architetto Walter Gropius e infine dello scrittore Franz Werfel, Alma non ha collezionato solo matrimoni, ma anche amanti celebri. Da Gustav Klimt a Oskar Kokoshka. La tormentata storia d’amore tra Oskar e Alma durò un paio d’anni e fu destinata a interrompersi bruscamente così com’era iniziata. Oltre alle numerose lettere, simbolo dell’animata corrispondenza tra i due, l’unica cosa che resta della loro unione è un “figlio artistico”, il quadro che raffigura Alma tra le braccia di Oskar, La sposa del vento, conservato ancora oggi al Kuntsmuseum di Basilea, in Svizzera. {ads1}
“La passione amorosa tra i due è stata raccontata in diversi modi tramite il filtro della memoria e della censura, ma la scelta più originale è sicuramente quella di Camilleri che ha scelto di narrare questa storia partendo dalla parte più surreale e grottesca, cioè la bambola che Oskar Kokoschka fece riprodurre a immagine e somiglianza di Alma quando si interruppe la loro relazione” così ha commentato Melania Mazzucco, riguardo le scelte dell’autore. Camilleri ha spiegato che l’idea di scrivere di questa storia è nata diversi anni fa da un pranzo con Elvira Sellerio, forse perchè rimase molto colpito dalle ossessionanti lettere piene di particolari anatomici, che il pittore austriaco scrisse all’azienda che produsse la bambola. La creatura del desiderio “ è il libro che mi è costato più fatica scrivere, non solo per i miei 88 anni, ma per l’intensità del personaggio di Oskar, per narrare la sua incapacità di vivere un rapporto totalizzante con una donna”. Inutile dire che invece Camilleri è uno degli scrittori più poliedrici del nostro secolo.