“Il violentatore è un predatore che cerca la sua preda”. Allarme stupri, come difendersi
È possibile difendersi da una violenza sessuale o da una aggressione? È a questa domanda che Arije Antinori, criminologo dell’Università Sapienza di Roma, ha risposto durante un’intervista rilasciata a Adnkronos, tornando sui recenti casi di cronaca registrati a Rimini, Firenze e a Roma.
“Quando chi compie questo tipo di atti rientra nel profilo dei soggetti che agiscono per rabbia, una risposta aggressiva della donna per liberarsi può aumentare la loro eccitazione e quindi anche l’aggressività. Magari arrivando fino ad uccidere. Meglio quindi non reagire con i violenti”. “Il violentatore è un predatore e quindi cerca la sua preda – osserva Arije Antinori – la cerca quando la vittima è nelle condizioni di maggiore vulnerabilità: assenza di luce o isolamento. L’aguzzino la osserva per capire se è facilmente avvicinabile, usando anche con un approccio dolce per poi virare su un comportamento criminale”.
“Se l’aggressione avviene all’aperto si deve chiedere immediatamente aiuto, gridare e cercare per quanto possibile di divincolarsi”, prosegue lo specialista. “Però attenzione, spesso non si conosce il soggetto che si ha davanti. Non sappiamo quale potrebbe essere la sua reazione. Un consiglio è cercare in tutti modi di urlare e attirare l’attenzione dei passanti o dei vicini di casa”. Ci sono poi semplici consigli che possono evitare situazioni a rischio: non camminare in strade buie e isolate. Preferire sempre zone illuminate e affollate. Non accettare mai passaggi dagli sconosciuti ma utilizzare i taxi. “E’ poi assolutamente necessario denunciare una violenza o una aggressione – conclude Antinori – se accadde in strada o tra le mura domestiche. Quest’ultime sono una realtà molto significativa rispetto al numero totale di violenze”.
L’attrice Angelina Jolie, nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 2013, dichiarò che: “Lo stupro è un’arma di guerra, un atto di aggressione e un crimine contro l’umanità. Contrastare la violenza sessuale è una vostra responsabilità. Si sa quali sono le azioni da intraprendere, quello che manca è la volontà”. E non possiamo che essere d’accordo con queste parole.
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