Assad arriva a Deir Ezzor, ad un passo dalla vittoria

Le truppe dell’esercito regolare siriano sono arrivate a Deir Ezzor ultima città dell’est della Siria ancora in mano allo stato islamico. Nei giorni scorsi i militari siriani hanno liberato la zona dell’aeroporto della cittadina dove un contingente di 4000 uomini guidati dal generale Issam Zahreddine e 70000 civili tra cui moltissimi cristiani sono riusciti a sopravvivere a due anni abbondanti di accerchiamento dei miliziani dello stato islamico. Dopo il ricongiungimento l’esercito siriano si sta riorganizzando per liberare il resto della città. Insomma sembra che la guerra volga al termine. Molti pensano infatti che i vari capi dell’ISIS tra cui il “mitico” Al-baghdadi si nascondano proprio a Deir Ezzor. Comunque il cerchio si sta stringendo e venerdì scorso pare che i russi abbiano fatto un colpaccio uccidendo vari esponenti dell’ISIS che si erano incontrati per una riunione di cui i servizi segreti erano a conoscenza. Stando a quanto detto dal minstro degli esteri di Mosca, dopo aver verificato l’attendibilità della notizia i russi hanno colpito con aerei da caccia armati di bombe anti-bunker uccidendo Gulmurod Jalimov, il tagiko considerato il ministro della difesa dello stato islamico e anche Abu Mohammad al-Shimali considerato il ministro delle finanze e anche colui che si occupava della distribuzione dei miliziani nei vari campi di addestramento.

Nei mesi precedenti altri raid russi si erano dimostrati molti più efficaci di quelli americani nel colpire obbiettivi specifici con azioni mirate: il numero di esponenti di alto livello dello stato islamico uccisi negli ultimi mesi è ragguardevole. Insomma pare che il governo legittimo di Bashar Al-assad ce la stia facendo a riprendere in mano la situazione. Ma qui iniziano i problemi. Una cinquantina di Km a nord di Deir Ezzor ci sono le truppe della coalizione americana con i curdi e arabi siriani delle Forze Democratiche Siriane (SDF) che stanno ripulendo dalle ultime sacche di resistenza la città di Raqqa. Ebbene hanno dato notizia che nonostante la scarsezza di uomini a disposizione scenderanno nella zona di Deir Ezzor per scacciare l’ISIS ed impedirgli di riprendersi altre città importanti….Insomma pare proprio che le truppe a maggioranza curde dell’SDF rischino di andare a pestare i piedi alle truppe dell’esercito regolare e ad i suoi alleati russi. Deir Ezzor è la città più importante ad est della Siria e chi la controlla può facilmente controllare la turbolenta frontiera con l’Iraq. Gli analisti credono che i curdi si stiano spingendo fuori dalla loro zona di appartenenza sperando di conquistare quanto più territorio possibile per poi pesare di più sul tavolo della pace. Sul tavolo della pace invece pare che i famosi ribelli democratici peseranno ben poco, anche l’inviato ONU per la Siria, Staffan de Mistura, lo ha detto chiaro e tondo: dopo sei anni e mezzo di guerra persa, tocca fare la pace da sconfitti.

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