Raggi contestata chiude agli occupanti: «Favorire le fragilità»

Virginia Raggi contestata dai movimenti per la casa, tiene il punto: «Priorità alle persone che attendono casa da decenni e alle persone fragili».

 

Dopo l’incontro in prefettura tenutosi ieri intorno alle 12 la sindaca Virginia Raggi ha ribadito la sua posizione già anticipata in un lungo comunicato stampa. Il Comune di Roma non intende procedere all’attuazione della delibera regionale che stanzia 197 milioni di euro, di cui 30 disponibili da subito e destinabili a tre categorie: Erp, residence e occupazioni (con requisiti di reddito). L’intenzione del Campidoglio sarebbe quella di accedere ai fondi modificando però i parametri d’assegnazione in modo da escludere le occupazioni. Inizia così lo scontro con la Regione che per bocca dell’assessore alle Politiche Abitative regionali Fabio Refrigeri ha dichiarato: «Per individuare soluzioni di medio termine, i rappresentanti regionali hanno ribadito l’opportunità offerta alla Capitale della delibera regionale (n.303/17) che, stipulata la convenzione tra Comune di Roma e Regione Lazio, potrà mettere subito a disposizione dell’Amministrazione capitolina la somma di 40 milioni di euro, per avviare un programma di contrasto all’emergenza abitativa stilato dal Comune» aggiungendo «credo che non manchi la volontà di collaborare, ognuno secondo le proprie competenze».

 

Quanto alla posizione del Comune, Virginia Raggi non mostra segni di cedimento: «La posizione del Comune è molto chiara, dobbiamo dare assolutamente priorità alle persone che attendono casa da decenni e alle persone fragili, ossia gli anziani, i disabili e alle mamme con bambini» perciò «questa soluzione continuerà ad essere proposta dal Comune di Roma alle persone che sono attualmente in strada». Segue il blocco dei fondi regionali e la forte contestazione del movimento per il diritto all’abitare che continua a chiedere l’applicazione della delibera: «Il Comune continua a offrire delle soluzioni per quelle che vengono definite fragilità. Però non c’è un percorso chiaro che possa portare all’assegnazione della casa popolare» afferma, Cristiano Armati, esponente del movimento per il diritto all’abitare.

 

@FedericaGubinel

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