Dovizioso vince, in Austria, la battaglia dell’anno
Ieri pomeriggio Andrea Dovizioso ha vinto il GP d’Austria dopo un corpo a corpo durato oltre 16 giri combattuto contro un Marc Marquez che aveva i favori del pronostico, dato che nel complesso delle prove dell’intero week end era sempre stato velocissimo e partiva dalla pole position. Ben sedici giri di sorpassi e contro-sorpassi coi due piloti sempre incollati l’uno all’altro fino, letteralmente, all’ultima curva, quando Marquez ha fatto l’ultimo disperatissimo tentativo di passare in testa rischiando di uscire di pista e travolgere Dovizioso che ha avuto la prontezza di capire a volo cosa stava succedendo, frenare fortissimo e rientrare all’interno dello spagnolo, per poi mandarlo a quel paese e tagliare il traguardo. Quella di ieri tra Dovizioso e Marquez è stato certamente il duello dell’anno, sia per intensità che per durata. Inoltre sulla prestazione del pilota di Forlì pesava la scelta dei pneumatici con la mescola più morbida che nella seconda parte della gara avrebbero potuto, deteriorandosi, presentare un conto salato.
Il duello spettacolare tra i due ha reso il GP d’Austria davvero mozzafiato nonostante gli altri abbiano fatto una gara senza particolari acuti: pochi sorpassi, alcuni errori (soprattutto di Vinales e Rossi) e una classifica finale del gran premio che in sostanza si era già delineata durante il tredicesimo giro. Da quel momento in poi le posizioni sono rimaste inalterate, senza particolari brividi, e mentre Marquez e Dovizioso si affrontavano fisicamente all’arma bianca gli altri alle loro spalle portavano a termine la corsa senza nessun sorpasso con Pedrosa in terza posizione, Lorenzo in quarta e poi nell’ordine Zarco, Vinales e Rossi.
Che le Ducati sul circuito di Spielberg siano sempre andate bene è noto e la doppietta dell’anno scorso ne è ulteriore testimonianza, ma ciò che ha impressionato ieri è la crescita della Honda che sta diventando sempre più performante. Il mantra che vedeva la Honda alla corda, travolta dalla potenza della Ducati e dalla maneggevolezza della Yamaha e tenuta a galla solo dalla classe di Marquez non può essere più recitato. A riprova di questo ci sono le prestazioni di Pedrosa che nelle ultime gare è sempre stato tra i migliori mentre sembra sempre più chiaro che le Yamaha stanno perdendo colpi.
Attualmente la classifica del mondiale vede Marquez in testa con 174 punti seguito da Dovizioso con 158 e da Vinales con 150. Rossi è quarto con 141 punti tallonato da un pericolosissimo Daniel Pedrosa che ne ha 139. Una classifica ancora cortissima ma che Marquez sta iniziando a sgranare. A questo punto con le Yamaha ufficiali reduci da prestazioni traballanti il cielo si inizia a diradare per lo spagnolo che è a caccia del suo quarto mondiale in MotoGP. Il prossimo appuntamento del motomondiale è a Silverstone per il Gp di Gran Bretagna.