Evasione in Sardegna: dura meno di due ore la fuga del killer di Orune
EVASIONE IN SARDEGNA, KILLER PRESO DOPO DUE ORE – Poco meno di due ore, tanto è durata la fuga di Paolo Enrico Pinna, il duplice omicida di Orune. Il killer, che l’8 maggio del 2015, assieme al cugino Alberto Cubeddu (ancora sotto processo a Nuoro) aveva brutalmente assassinato a fucilate lo studente Gianluca Monni (di un solo anno più grande del Pinna, diciassettenne all’epoca dei fatti) mentre ripassava la lezione in attesa dell’autobus. Alla base del delitto una banale lite in discoteca a causa di alcuni apprezzamenti verso la ragazza del Monni. L’omicidio si scoprì poi essere un duplice omicidio visto che l’autore dell’evasione in Sardegna, nello stesso giorno, aveva ucciso anche Stefano Masala, di 29 anni, al solo scopo di sottrargli l’auto per tendere l’agguato al suo vero bersaglio. Pinna era stato condannato a vent’anni di carcere, il massimo della pena per un minorenne, e li stava scontando nel carcere minorile di Quartucciu (Cagliari). Al momento dell’evasione il Pinna non era in regime di sicurezza, ma detenuto normalmente come gli altri giovani. La scala utilizzata per la fuga avrebbe fatto parte di una serie di attrezzi utilizzati per lavorare dagli stessi carcerati in collaborazione con una ditta di ristrutturazioni presente nel carcere. Al momento nella struttura ci sono 15 carcerati, di cui un solo minorenne e 14 “adulti” tra i 18 e i 25 anni.
LA FUGA E LA CATTURA – Secondo la ricostruzione degli inquirenti l’evasione in Sardegna si sarebbe svolta in questo modo. Pinna, durante l’ora d’aria nella struttura per minori, avrebbe tranquillamente appoggiato una scala lungo il muro di cinta della struttura, calandosi poi dalla parte opposta e dandosi alla macchia. Poco dopo avrebbe poi rubato un trattore, cercando di allontanarsi il più possibile dal carcere. L’allarme lanciato tempestivamente dalla struttura circondariale ha permesso ai carabinieri di effettuare un notevole dispiegamento di forze, mettendo in piedi una massiccia caccia all’uomo attraverso l’uso di elicotteri e posti di blocco. Le forze dell’ordine, grazie alla tempestiva reazione, hanno potuto trovare e assicurare alla giustizia il pluriomicida che nel frattempo si era nascosto a Maracalagonis, a circa 10 chilometri dal carcere minorile da dove era evaso.
Vai alla home page di Lineadiretta24.it
Leggi altri articoli dello stesso autore
Twitter: @Mauro.Zini14